La Giornata contro la violenza sulle donne a Cariati
C’è il rischio che il 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, diventi sempre più una ricorrenza sessista. Questo per colpa di iniziative e slogan che finiscono per essere perfettamente inutili e anche controproducenti alla causa. Femminicidi e abusi sono, fra le tante cose, il prodotto di una società che non accetta l’idea che uomini e donne sono uguali, e che pertanto allo stesso modo vanno trattati in quanto a diritti, salari, considerazioni e giudizi. Di questo si è parlato stamattina in un gremito Teatro del Comune di Cariati, dove gli alunni delle scuole elementari e medie dell’istituto comprensivo hanno preso parte alla manifestazione Mani rosse, articolata in un calendario di appuntamenti nella giornata di oggi e domani.
A inaugurare la rassegna è stata la presentazione del libro di Rosellina Madeo Femmine e maschi: diversi ma uguali (L’eco dello Jonio, 2019), che ha parlato ai ragazzi dell’importanza di una formazione culturale in termini di uguaglianza tra i sessi sin dalla tenera età. L’educazione familiare è un elemento essenziale trovare degli esempi di educazione contro ogni tipo di violenza nelle famiglie, già a partire dalla tenera età. I genitori e gli educatori dovrebbero puntare di più all’educazione alle emozioni, alla solidarietà e ai valori positivi. Indicativi sono stati i momenti in cui sono state mostrate le conquiste che hanno ottenuto le donne fino a oggi e i riferimenti alla Violenza che gli adulti possono rivolgere a donne e bambini. I femminicidi sono delitti e non giustificabili con “l’ha ammazzata in quanto donna perché pensava fosse roba sua /l’ha stuprata e poi uccisa approfittando del fatto che non potesse opporre resistenza”.
L’assessore Paola Apa, facendo le veci del sindaco assente per motivi istituzionali, ha espresso la volontà dell’Amministrazione di dare voce alle donne e di tutelare quelle in difficoltà. La dirigente dell’istituto comprensivo, Agatina Giudiceandrea, ha esaltato la valenza della giornata, dando prova della forza femminile raccontando la storia di una donna che, dopo l’esperienza da staffetta partigiana sull’altopiano della Sila, si è dedicata allo studio e alla politica per il resto della sua vita: Rita Pisano, sua madre. Animati dal presentatore Giuseppe Greco, i ragazzi hanno seguito le dinamiche con attenzione e ascoltato le riflessione dell’Autrice, commuovendosi di fronte a spezzoni video che affrontavano le tematiche dell’uguaglianza attraverso gli atteggiamenti innocenti e teneri dei bambini.
Rosellina Madeo, avvocato di professione, da anni porta avanti lotte a favore delle donne del territorio. Si batte per superare gli stereotipi che ammorbano la nostra società sulle tematiche di genere e si augura che in un futuro prossimo non ci sia più bisogno di tenere una giornata contro la violenza sulle donne.