Droga: al setaccio l’alto tirreno cosentino, due arresti
Diversi quantitativi di droga sequestrati e due persone finite in arresto: è questo il bilancio dei servizi messi in campo dalla Compagnia dei Carabinieri di Scalea sul fronte del contrasto allo spaccio ed al consumo di stupefacenti nell’area dell’alto tirreno cosentino.
Durante le operazioni, che hanno visto eseguire numerose perquisizioni personali e domiciliari sul territorio scalioto, i militari al termine di un’accurata attività investigativa, sono entrati nell’abitazione di un 36enne incensurato, originario di Verbicaro ma dimorante a Scalea, dove il cane antidroga, Manco, un giovane cucciolo di pastore belga, ha immediatamente segnalato un borsello a tracolla che era sul divano.
Un allarme che si è dimostrato fondato: i Carabinieri, una volta apertolo, vi hanno trovato dentro un involucro con 33,5 grammi di marijuana. Da ciò ne è seguito un approfondito controllo della casa, perquisendone ogni angolo, e arrivando a scoprire altri 15 grammi di marijuana, nascosti in un barattolo in vetro, e due piantine della stessa sostanza (dell’altezza di 28 e 35 centimetri), che erano invece sul balcone della camera da letto.
I militari si sono poi spostati in un’altra abitazione, sempre a Scalea, dove – ancora con la collaborazione dell’unità cinofila di Vibo Valentia - hanno tratto in arresto un pregiudicato 35enne.
Anche in questa circostanza, determinanti sono stati l’attività informativa dei Carabinieri ed il fiuto del cane Manco che, una volta entrato all’interno ha segnalato diversi punti in cui i militari vi hanno ritrovato dello stupefacente.
In particolare sono stati sequestrati 60 grammi di cocaina, 275 di marijuana, 3 bilancini di precisione e la somma in contante di 410 euro in banconote da piccolo taglio.
Informata la Procura della Repubblica di Paola, i due sono stati dichiarati in stato di arresto, convalidato nel corso dell’udienza per direttissima tenutasi presso il Tribunale di Paola ed all’esito del quale per il pregiudicato 35enne sono stati disposti i domiciliari, mentre il 36enne incensurato è stato rimesso in libertà senza l’adozione di nessun provvedimento restrittivo.