Gratteri su Rai Uno: “La ‘ndrangheta non uccide più, oggi corrompe”
Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, è intervenuto stamani nello studio televisivo di “1mattina”, programma di Rai 1, per presentare il suo 18° libro e naturalmente parlare di ‘ndrangheta.
Nell’esordio Gratteri ha iniziato a descrivere il volume redatto insieme ad Antonio Nicaso, docente universitario, dove si analizza una 'ndrangheta 2.0, sempre più collusiva e sempre meno violenta, e i suoi rapporti con i centri di potere economico, politico e finanziario, con la massoneria deviata, con il narcotraffico, con il «deep web» e con i social network.
Poi come un fiume in piena il Procuratore ha risposto alle domande dei conduttori della trasmissione.
La prima domanda è stata: chi sono gli invisibili? . Gratteri ha risposto “è gente come noi… che si veste come noi, mangia con noi… ma che è ha capo di consorterie criminali”.
Poi gli è stato chiesto che posizione ha la ‘ndrangheta oggi e il Procuratore ha detto: “Tutto è cambiato con l’avanzare della tecnologia. La ‘ndrangheta nel 2019 è diversa: non uccide più, corrompe.”
Dietro ai ‘ndraghetisti, per Gratteri ci sarebbero delle “teste tecnologiche” che si presterebbero a “servizio occasionale delle ‘ndrine.”
A Gratteri è stato poi chiesto che ruolo ha la ‘ndrangheta nella capitale e lui ha risposto che “i ‘ndranghetisti a Roma ci vanno per fare shopping: comprano negozi, palazzi, alberghi.”
Per quanto riguarda la droga, Gratteri dice “non gestisce le piazze di spaccio capitoline ma vende all’ingrosso”.
Infine è stato chiesto al Procuratore se la ‘ndrangheta si può sconfiggere e lui ha risposto: “con una forte politica si può abbattere dell’80%. Poi l’investimento di denaro in istruzione e cultura potrebbero fare il resto.”