Natale, Confcommerico: “Timidi segnali di ripresa, ma spese in linea col 2018”
Timidi segnali di ripresa per i consumi in vista del Natale 2019. Dalle analisi condotte dall’ Ufficio Studi di Confcommercio emerge che, nonostante l’aumento delle somme disponibili per i consumi, la spesa media pro capite per i regali di Natale non cambierà tra il 2018 e il 2019 fermandosi a quota 169 euro. Si tratta di una spesa resa possibile in gran parte da somme provenienti dalle tredicesime.
Complessivamente a fare i regali quest’anno sarà l'86,6% (86,3% nel 2018), mentre cala la quota di quanti prevedono un Natale dimesso (68,8% contro il 70% del 2018) e di quanti la ritengono una spesa piacevole (44,8% contro 46,7).
Tra i prodotti oggetto di maggiore acquisto troviamo elettronica di consumo, prodotti per l’informatica, giocattoli e articoli per il tempo libero seguiti da abbigliamento e calzature. Il mese di dicembre si conferma un mese strategico per le vendite (vale il 10% delle vendite annue) anche se bisogna ormai tener conto dell’impatto del Black Friday che ha anticipato a fine novembre una parte significativa degli acquisti natalizi.
Il Presidente di Confcommercio Calabria, Klaus Algieri, nel commentare i dati ha dichiarato: “Certamente il Natale alle porte non sarà all’insegna dell’austerità. Grazie al mancato aumento dell’Iva e a un leggero aumento delle tredicesime, le famiglie mostrano una inaspettata vitalità nei consumi a dicembre facendo registrare per la spesa in regali di Natale un pareggio rispetto allo scorso anno. Tuttavia, sul livello complessivo dei consumi continuano a pesare la sfiducia e gli effetti della crisi. Questo fa si che a vincere quest’anno sarà il cosiddetto “risparmio cautelativo”.
"Quello che però ci auguriamo - conclude Algieri - è che i calabresi scelgano di acquistare prodotti del nostro territorio rivolgendosi ai negozi di vicinato vero cuore pulsante della nostra economia”.