Immigrazione, Salvini a Vibo: “No a modello Riace, sì a ritorno in Calabria dei calabresi”
Matteo Salvini, il segretario della Lega, ha fatto tappa anche a Vibo Valentia, dove ha inaugurato la sede del partito. Qui, dopo aver tracciato l’identikit del candidato del centro destra alle elezioni regionali, ha deciso inoltre di mettere sul piatto i temi che la Lega intende portare avanti in Calabria.
Oltre alla sanità e al diritto alla salute, all’agricoltura e alle infrastrutture, si è concentrato sul tema dell’immigrazione, “ma quella positiva e di ritorno”. La sua idea è dunque quella di “non riempire la Calabria che si svuota di calabresi con migranti che arrivano i barconi, come il modello Riace, ma incentivare i quattro milioni di calabresi che sono scappati nel resto del mondo a tornare in Calabria”. Per il leader della Lega la ricetta è una sola: aiutarli con “con contributi, case e terreni, come succede in altre realtà”, perché l’immigrazione che piace alla Lega è quella dei “calabresi che tornano in Calabria”.
Si è detto dunque convinto che dal 27 gennaio sugli scranni del consiglio comunale la Lega non solo posizionerà diversi consiglieri, ma avrà un grande ruolo, dato che a vincere “sarà il centro destra”.
Ha quindi assicurato che la Lega sta componendo la lista nella quale sta “selezionando uomini e donne che possano rappresentare al meglio territori, non vediamo l’ora arrivi 25 gennaio, perché inizierà era una nuova era per la Calabria”.
Mentre Salvini teneva il suo mini comizio per avviare la campagna elettorale, fuori dalla sede della Lega vibonese un gruppo di persone ha protestato contro lo stesso leader del partito e la sua condotta quando era ministro dell'Interno. Alle grida di "Vibo non si lega" i dimostranti hanno intonato le note di Bella ciao.
(ultimo aggiornamento 17:30)