Federfarma Catanzaro: “la Regione dia soluzioni definitive”
L’incredibile muro di silenzio dietro il quale sembrano nascosti i responsabili della Sanità calabrese rendono improcrastinabile il passaggio all’assistenza indiretta nella provincia di Catanzaro. I mancati pagamenti alle farmacie, fermi a luglio 2010, rendono infatti impossibile il rifornimento dei farmaci necessari ad assicurare il Servizio farmaceutico in assistenza diretta ai cittadini che saranno perciò costretti, già dal prossimo 1° marzo, a pagare di tasca propria anche i pochi farmaci prescrivibili per poi richiederne il rimborso alla ASP. A nulla è valsa la clamorosa chiusura delle farmacie lo scorso 8 febbraio finalizzata a richiamare l’attenzione dei nostri amministratori sul gravissimo problema. A questo punto non ci resta che sperare nell’intervento dei Sindaci dei comuni della provincia e del Prefetto per “costringere” la Direzione dell’ASP e dell’Assessorato alla Sanità regionale ad aprire un tavolo che serva a sventare i gravissimi rischi di turbativa dell’ordine pubblico derivante dal loro ingiustificabile atteggiamento. Al fine di dare la massima informativa sulla situazione si allega copia della proclamazione dello stato di agitazione e si fa appello alle Forze Politiche Regionali e Nazionali, ai Sindacati ed alla Cittadinanza tutta perché si attivino al fine di sventare questa ulteriore penalizzazione che metterebbe definitivamente in ginocchio l’economia delle famiglie della provincia che, ricordiamo, contano sul più basso reddito pro capite in Italia.