Catanzaro. Tutto pronto per lo spettacolo “Noi ci saremo ancora”

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Si intitola “Noi ci saremo ancora”, lo spettacolo a firma di Felice Foresta e Gianfranco Riccelli che andrà in scena martedì 17 dicembre alle 21 al teatro comunale di Catanzaro. La voce è di Riccelli sarà accompagnato dal chitarrista siciliano Febo Nuzzarello, e dai catanzaresi Danilo Gatto e Gioacchino Miriello. A condurre la serata sarà Franco Cimino, conosciuto intellettuale calabrese. Nel corso dell’evento è previsto anche un intervento degli attori della compagnia “Teatro di Calabria”, Aldo Conforto, Salvatore Venuto e Mariarita Albanese, compagine artistica che sta riscuotendo grandi successi anche in tutta la regione.

Noi ci saremo ancora, è una finestra sul cortile delle nostre identità meridiane”, ha detto Felice Foresta, avvocato e scrittore catanzarese, alla prima esperienza come paroliere. “Noi ci saremo ancora - prosegue l'autore dei testi - è il titolo di un album di nove brani che Gianfranco Riccelli ha realizzato declinando in musica alcune mie poesie. Gianfranco ed io, però, lo sappiamo bene. Per me e per lui questo lavoro sfugge alle regole stentoree della metrica musicale e di quella poetica. Noi ci saremo ancora è una condanna o un auspicio? Non lo so. Noi ci saremo ancora è un dovere morale e un imperativo di categorie fuori tempo e fuori moda. La terra, i vecchi, i viandanti, gli esclusi, le fontane, e le piazze. Ma, anche, le inquietudini e le emozioni, l’infanzia e la sua primavera. I contadini, e il loro profumo di pulito e di onesto. Il Sud, e la sua eternità.”

“Era una serata uggiosa. - racconta Gianfranco Riccelli, leader e fondatore del gruppo Arangara, compositore di musiche con collaborazioni importanti che vanno da Guccini a Bertoli, da Locasciulli a Lolli - una serata rara a Catanzaro. Era una serata che invitava alla lettura. Ma avevo necessità di qualcosa che si ponesse come ponte tra la mia malinconia e la mia infanzia felice. Mi ritrovai tra le mani la raccolta di poesie di Felice, “Dietro la fontana…”, edito da La Rondine di Catanzaro. E da subito mi sono catapultato sul quel ponte. Sul ponte che mi riportava a Serrata, a Soriano, a Taverna. E da subito mi apparve un giro armonico, un susseguirsi di note musicali, una melodia e una conseguente sensazione di benessere. Durante la composizione musicale le note e, soprattutto il testo, mi riportarono alla mia infanzia. Mi ritrovai nelle vie dei miei paeselli, negli altopiani silani, sulle rive dei mie mari e nei meandri del mio passato. E mentre componevo questa melodia ecco.si affacciava un altro testo, un'altra storia, un'altra infanzia”.

La direzione artistica del lavoro, di tutto rispetto, è di Edoardo De Angelis, tra i più noti parolieri e cantautori italiani (nota la sua lunga collaborazione con De Gregori), oltre che produttore e discografico.