Nel carcere di Catanzaro al via il progetto “Essere genitori oltre le sbarre”
È stato avviato nel carcere di Catanzaro il progetto di genitorialità dal titolo “Essere genitori oltre le sbarre”. Lo scorso 16 dicembre le stanze della struttura sono state riempite di disegni, giochi, merende a basi di dolci. Questo momento di socialità in vista del Natale è una tappa del progetto Genitorialità portato avanti dall’Istituto in collaborazione con l’associazione Universo Minori, presieduta da Rita Tulelli.
La direttrice della Casa Circondariale Angela Paravati spiega: “Il progetto intende elaborare e ridefinire i valori, le emozioni ed i pensieri dei detenuti rispetto al proprio ruolo genitoriale”.
Le attività di gruppo sono state tenute settimanalmente fin da ottobre da risorse qualificate, tra cui la psicologa Maria Teresa Villì, dell’associazione Universo Minori, con l’obiettivo di accrescere la relazione emotiva tra detenuti e figli e sono state quindi una preparazione all’incontro di oggi. Il ruolo di genitore, seppur limitato dalla detenzione, deve rimanere sempre attivo e vigile ed è spesso la motivazione migliore per un reinserimento sociale onesto.”
La presidente Rita Tulelli ha ringraziato la direzione dell’Istituto “per una collaborazione che va avanti da anni e che è l’esempio dei risultati proficui che istituzioni e realtà del terzo settore possono raggiungere attraverso un cammino comune”.
Il progetto proseguirà nel corso dei prossimi mesi per creare una maggiore connessione emotiva con il contesto esterno, anche attraverso l’analisi dei valori e dei pensieri disfunzionali. L’obiettivo è condurre i detenuti a conoscere le emozioni principali (rabbia, paura, tristezza, gioia), sapere come e quando si presentano, quali effetti hanno sul corpo e sui pensieri, riconoscerle in sé e negli altri.