Attrezzature inadeguate e straordinari non pagati: sciopera la Polizia provinciale di Cosenza
Il corpo della polizia provinciale di Cosenza sciopera. La decisione sarebbe stata mossa dalle mancate risposte alle richieste formulate da tempo, anche alle autorità, per una serie di criticità che ostacolerebbero il corretto espletamento dei servizi.
E così ieri, 20 dicembre, è stato il giorno in cui la maggior parte del personale si è fermato, garantendo i servizi essenziali, al fine di mettere in evidenza che è necessario passare dalle parole ai fatti, non più promesse generiche ma percorsi programmati che valorizzino il Corpo di Polizia, garantendone la prosecuzione degli obiettivi e degli scopi istituzionali.
“Le rivendicazioni dei dipendenti sono state portate anche all’attenzione del prefetto, proprio per mettere in evidenza che le criticità denunciate sono di ostacolo al corretto espletamento dei servizi da assicurare alla collettività. Tra questi particolare rilievo rivestono i servizi di supporto alla Questura nei servizi di ordine pubblico; supporto agli enti locali, infortunistica stradale nell’area urbana in orario notturno nonché piano neve e piano galleria”. Scrivono in una nota i segretari delle organizzazioni sindacali di FP CGIL Cosenza e Pollino, Teodora Gagliardi e Vincenzo Casciaro, insieme a Pierpaolo Lanciano di FP CISL Cosenza e Susanna De Marco di FPL UIL Cosenza .
“Ad aggravare il tutto - prosegue il comunicato - si evidenzia la mancata adeguatezza dei mezzi e dei dispositivi di protezione individuali. Inoltre molti istituti contrattuali, quali l’indennità di turnazione, la reperibilità e pagamento dei straordinari spettanti, non vengono elargiti da diversi mesi. Tutto ciò evidenzia il totale disinteresse che gli amministratori provinciali hanno per le sorti del personale, che versa in uno stato di abbandono”.
“A tutto ciò si aggiunge che alcuni dipendenti non sono in possesso di patenti idonee alla conduzione dei mezzi messi a disposizione. C'è anche la questione della mancata esercitazione al tiro da parte del personale che dovrebbe essere effettuata con cadenza annuale e quella dell'insufficiente e vetusto parco veicolare ormai vecchio di 10 anni. L’azione di lotta della giornata odierna non è che la prima di una lunga serie se una soltanto delle legittime rivendicazioni non verrà intenzionata”, concludono i sindacati.