Fli Area della Locride. Partecipazione a Congresso costitutivo di Milano
La partecipazione dei circoli dell’Area della Locride al Congresso costituente del FLI di Milano è stata proficua ed operativa. Nel contesto di un assise, che nell’arco dei tre giorni ha mantenuto alti i tenori del confronto e del dibattito democratico,si sono svolti i lavori di varie commissioni (legalità,cultura,ambiente,sviluppo ecc.),che hanno prodotto importanti documenti,successivamente illustrati al congresso dai presidenti delle stesse. Particolare partecipazione ed interesse ha destato nei congressisti la commissione Legalità, presieduta dall’on. Angela Napoli,coordinatore regionale del FLI calabrese e membro in parlamento della commissione antimafia. Tale commissione ha prodotto, tra l’altro, un codice etico del FLI, i cui principi saranno essenziali e prioritari per consentire la partecipazione di esponenti del Movimento a qualsiasi assemblea istituzionale e necessari,oltretutto, per la stessa appartenenza al sodalizio politico. Ai lavori di questa commissione hanno partecipato,pure, i circoli FLI della ionica locridea rappresentati dal responsabile di tutta l’area, dr. Franco Romeo e dal presidente del circolo di Bovalino,avv. Patrizia Pelle. Franco Romeo, prendendo la parola, anche a nome dei circoli rappresentati,, ha riportato in auge una proposta, già formulata alcuni anni fa nella qualità di presidente dall’associazione dei consiglieri comunali di minoranza della Locride, con cui ha ravvisato la necessità che il Parlamento introduca delle norme negli ordinamenti degli Enti Locali e delle Regioni, intese a ripristinare una qualche forma di controllo sugli atti degli stessi, dopo che la modifica del titolo V della Costituzione,attuata nel 2000, aveva eliminato i comitati di controllo. Romeo ha infatti evidenziato come in questi anni l’assenza di ogni verifica sull’attività degli esecutivi e dei dirigenti di settore ha prodotto un’enorme quantità di determine e di deliberazioni illegittime, attraverso le quali si sono creati ingenti danni all’erario pubblico ed in molti casi si è alimentata quella corruzione,che la Corte dei Conti ha giudicato essere ai livelli allarmanti di 70 miliardi di euro annui, sottratti alle casse degli Enti pubblici. Nei comuni del Sud,inoltre,ha concluso Romeo, la situazione è ancora più grave, perché la facilità degli Enti di produrre atti illegittimi, favorisce i tentativi delle cosche di creare collusioni, redditizie per i loro adepti. La proposta del rappresentante del FLI ionico è stata accolta in pieno, tanto che, l’on. Angela Napoli,oltre a comprenderla nel documento della commissione, ha annunciato di volerla proporre come emendamento alle legge anti-corruzione, già pendente in Parlamento e che presto sarà oggetto di discussione e di approvazione.