Polistena apre la scena alla residenza teatrale Sensi
Nell’auditorium musica internazionale, teatro e cinema volano liberi, e accanto i soci dell’associazione Volume e a Dracma Residenza Teatrale della Piana, trovano un foyer dove poter consumare senza fretta un drink o un’apericena. La stagione di Sensi 19/20 comincia così, questo 21 dicembre, salendo scale di metallo che conducono a provare l’ulteriore esperimento di The Roof, uno spazio immersivo di ristorazione corporea e dell’anima, inondato di indaco e di bianco, decorato dal dj – writer Scarfò, che consegna echi di Keith Haring alla parete a lato del piccolo palco.
Residenza teatrale condotta da Andrea Naso e Mariella Iannello, adesso aiutati dalla nuova sicurezza di un centro culturale avveniristico tra i pochissimi a poter vantare l’esperienza del suono 7:1. Qui, dove un piccolo aperitivo è già stato servito, prende forma lo scuotimento emotivo che Giorgia Cerruti e Davide Giglio, cuore della Piccola Compagnia della Magnolia di Torino causano allo spettatore, oscillando lenti e ossessivi, consumati e ingenui tra porte tagliafuoco, palco e tavoli, in un gioco autoironico e distorto di coppie animali ed umane, istintive e contorte, vitalissime e suicide.
Tra fine dicembre e l’aprile del 2020 LSS Theater e Sensi saranno il santuario del teatro di ricerca, della musica internazionale, del cinema di qualità, sognando che possano passare di qualità tanti capolavori segreti e oltraggiosi come quella scandalosa Mater Dei che la Dea Cerruti e Giglio, tredicesimo suo figlio potranno regalare già questo inverno al fortunato pubblico di Napoli.
Prossimo appuntamento di Sensi sarà il 28 dicembre con il concerto di Noreda Graves, a cui seguiranno artisti internazionali come Rosalia De Souza, Luca Jourman e Shaun Martin; per il teatro contemporaneo il cartellone prevede Giancarlo Bloise con Cucinar Ramingo (Premio Dante Cappelletti 2012), Gianluca Cesale con il capolavoro di Annibale Ruccello Mamma, Piccole tragedie minimali, Compagnia Dracma con la tragicommedia Piagata-l’ultimo dei miracoli e per finire Mari (premio Riccione teatro 2003), il capolavoro del drammaturgo siciliano Tino Caspanello.