Donne uccise nel cosentino: paese deserto, “che si può fare?”

Cosenza Cronaca
Foto: F. Mollo

Sarà ufficialmente conferito sabato il mandato per eseguire le autopsie sui cadaveri delle due donne, madre e figlia, uccise ieri sera barbaramente a San Lorenzo del Vallo. Lo ha reso noto il procuratore di Castrovillari (Cosenza), Franco Giacomantonio. L'incarico sarà affidato ai periti Dimizio e Gentile, che cercheranno di chiarire alcuni dettagli della strage. Trucidate, a colpi di mitraglietta e fucile, Rosellina Indrieri, 45 anni, e sua figlia Barbara, 26 anni. Ferito il figlio Silos, 23 anni. Illeso il padre, Gaetano De Marco, probabilmente il vero obiettivo del commando omicida, fratello dell'autore dell'omicidio di Domenico presta, figlio del boss e latitante Franco. Un omicidio che risale esattamente ad un mese fa, al 17 gennaio, scaturito da una lite per un parcheggio. I killer non si sono accorti che l'uomo dormiva, in una stanza in fondo all'appartamento. De Marco non ha saputo dire nulla agli investigatori. Tutto e' accaduto in pochi istanti. Oggi San Lorenzo del Vallo appare quasi deserto. Poche persone per le strade. Il quartiere teatro del fatto di sangue e' presidiato da una pattuglia dei carabinieri. Alle finestre delle case non si affaccia nessuno. In piazza, i pensionati parlano a denti stretti. "Non doveva accadere, ma che ci si può fare?", dicono, stringendosi nelle spalle. "Purtroppo in ogni paese c'e' qualcuno malamente", dice uno di loro, utilizzando forme dialettali ma che rendono bene l'idea. Il sindaco, Luciano Marranghello, stamattina non e' in comune, e' fuori per lavoro. Il comandante dei Vigili Urbani, Nicola Bevacqua, dice che loro sono stati avvertiti verso le 20,45, ma che il fatto era accaduto alle otto di sera, "ma nessuno ha sentito gli spari", dice, "perché c'era un forte temporale e i tuoni coprivano tutto. Era il momento giusto", commenta, quasi a voler sottolineare la perizia dei killer. Gaetano De Marco adesso e' stato portato in una località segreta. La famiglia di Aldo De Marco, l'autore dell'omicidio di Domenico Presta, era gia' stata allontanata. La Procura non commenta, ma ce' chi dice che saranno moltiplicati gli sforzi per catturare il boss latitante, che, sembra certo, ha voluto dimostrare tutta la sua forza vendicando la morte del figlio.