“Bisogni reciproci”: 4 giovani selezionati dal Csv come volontari della Prociv
Alessia Colosimo, Matteo Macrillò, Antonio Spena e Teresa Godino, sono questi i ragazzi che da ieri hanno ufficialmente preso servizio nell’ambito del progetto di servizio civile del Centro Servizi al Volontariato di Catanzaro “Bisogni ReCiProCi”.
I nuovi volontari si divideranno per un intero anno tra le due sedi di attuazione del progetto, ovvero a Catanzaro, allo sportello territoriale del Csv, ed a Lamezia Terme, nella sede operativa del Radio Club Lamezia, tra le associazioni di Protezione Civile più attive del territorio.
La firma è stata apposta dinnanzi agli Olp, Giulia Menniti e Luigi Ruberto, rispettivamente in rappresentanza del Csv di Catanzaro e del Radio Club Lamezia. L’anno di servizio civile, che equivale alla prima vera esperienza formativa, da poter spendere nel loro futuro professionale, ha avuto inizio: all’attività di formazione i ragazzi affiancheranno un impegno costante dal punto di vista pratico, volto a favorire la partecipazione dei cittadini ad iniziative di sensibilizzazione e di informazione sui rischi connessi al territorio ed all’apprendimento dei comportamenti da adottare davanti alle più svariate situazioni, com’è nello spirito della Protezione Civile. La Protezione Civile, del resto, svolge un ruolo educativo, nel momento in cui promuove la cultura della prevenzione e stimola la cittadinanza attiva nell’organizzazione di momenti di divulgazione specifici.
Ed i giovani volontari saranno chiamati a collaborare in maniera fattiva al piano di comunicazione rivolto alla popolazione, sia nell’attività di promozione del servizio civile sul territorio che nella realizzazione di momenti formativi ed educativi all’interno delle scuole.
Saranno, poi, protagonisti in tutte le fasi organizzative dei campi di Protezione Civile per giovanissimi, tra le attività che il Csv di Catanzaro, in collaborazione con le associazioni di Protezione Civile del comprensorio, porta avanti con un riscontro sempre maggiore.
Per questi quattro ragazzi è, dunque, iniziata un’esperienza che segnerà sicuramente il loro passaggio alla vita adulta, sia dal punto di vista professionale che personale: tutto ciò che apprenderanno, e saranno chiamati a realizzare dal punto di vista pratico, andrà infatti a rinforzare innanzitutto il loro bagaglio umano.
Accade spesso che, chi sceglie di stare nella Protezione Civile, non la lasci più: e per questi quattro ragazzi, che per la prima volta svolgeranno il servizio civile a tema di “protezione civile”, potrebbe anche scattare il classico “colpo di fulmine” per un’attività piena di rischi, sì, ma che come quella della Protezione Civile italiana, guardata con ammirazione in Europa.