Auto in leasing fatte sparire in Spagna e Finlandia, 37 indagati dal Veneto alla Calabria
Tre persone sono finite in arresto mentre una quarta è stata sopposta all’obbligo di firma a termine di una indagine della polizia di Padova sul riciclaggio di veicoli. L’inchiesta - denominata “Spagna” - ha portato ad indagare nel totale ben 37 persone (QUI), di cui una deceduta in Finlandia durante l’indagine e per la quale il reato è stato dichiarato quinti estinto per la morte sopraggiunta.
Gli arrestati sono R.S., un 61enne residente a Vigevano; U.S. un 62enne di Padova e R.H.B., 49enne finlandese ma che vive nella provincia di Savona.
Gli ordini di custodia cautelare, in carcere, ma anche delle perquisizioni hanno interessato oltre al Veneto, la Lombardia, la Liguria ma anche la Calabria.
La Stradale avrebbe dunque fatto luce su un sistema truffaldino definito tanto semplice quanto efficace: il gruppo di criminali si rivolgeva ad aziende in difficoltà economiche che acquisivano veicoli in leasing che venivano ceduti ai fermati a prezzi stracciati. Mentre le società continuavano a pagare le rate mensili per qualche tempo, l’organizzazione si preoccupava di fare giungere i mezzi all’estero – in Spagna e Finlandia in particolare - per poi rivenderli sui mercati esteri a prezzi concorrenziali pubblicizzandoli anche su alcuni siti internet.
Nel frattempo i titolari delle ditte producevano delle false denunce di furto o di appropriazione indebita interrompendo così i pagamenti del leasing.
Grazie alla cooperazione con le Polizia Spagnole e Finlandesi è stato possibile non solo ricostruire e documentare l’attività criminale ma anche recuperare una serie di veicoli di particolare importanza, come Porsche o Maserati, ma anche auto cosiddette di fascia media, tra cui e ad esempio delle Smart, Renault e Fiat 500; finanche un carrello elevatore.
“Il riciclaggio di veicoli attraverso canali esteri è un fenomeno che la Polizia Stradale sta affrontando da tempo grazie anche alla collaborazione delle Polizia Straniere attraverso i canali del servizio per la cooperazione internazionale” ha spiegato il Dirigente della Polizia Stradale Girolamo Lacquaniti.
Anche se in questo caso le auto venivano rivendute all’estero, lo stesso dirigente ha sottolineato però come sua opportuno ricordare “che è sempre bene diffidare di chi propone veicoli a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato, specie se provengono da venditori non accreditati”.
Quello del riciclaggio di autovetture è infatti un fenomeno purtroppo diffuso visti i cospicui guadagni che consente, grazie anche ad acquirenti che, ha concluso laquaniti, “nel migliore dei casi possiamo definire sprovveduti e che comunque oltre a rischiare la denuncia per ricettazione o incauto acquisto vedranno certamente sequestrato il veicolo da loro comprato”.