San Giovanni in Fiore. Riparato l’ascensore della biblioteca comunale
E’ ritornato funzionante, dopo oltre un ventennio, l’ascensore della biblioteca comunale di San Giovanni in Fiore ubicata nel prestigioso Palazzo De Marco, uno dei principali Palazzi storici della città.
“Grazie alla partecipazione ad un bando regionale di cui siamo risultati vincitori – afferma l’assessore alla Cultura, Milena Lopez – è stato possibile realizzare l’adeguamento strutturale della biblioteca civica di San Giovanni in Fiore, con la sistemazione dell’ascensore al fine di garantire a tutti gli utenti, soprattutto ai portatori di handicap, un facile accesso ai locali della struttura, dislocati su tre livelli”.
“Ritengo ciò un risultato importante perché sono da sempre convinta che cultura ed inclusione debbano camminare di pari passo. L’arte e la cultura sono, infatti, di tutti e tutti vi debbono poter accedere. Per cui la nostra biblioteca, che è luogo di arte e di cultura con i suoi 20mila volumi, con l’archivio storico comunale, le sezioni specialistiche riguardanti anche la nostra terra doveva vedere abbattute le barriere architettoniche che ne privavano l’accesso ai portatori di handicap motorio”.
“Palazzo De Marco – prosegue l’assessore Lopez – che è anche sede del “Sistema Bibliotecario territoriale silano”, che mette in rete le realtà bibliotecarie di Castelsilano, Caccuri, Cerenzia, Santa Severina e Savelli, ha anche spazi e sale dedicati alla rappresentanza ed all’intrattenimento culturale. Per esempio, al primo piano abbiamo una bellissima terrazza in cui organizzare presentazioni di libri ed eventi vari, mentre all’ultimo piano si trova la sala di rappresentanza dove è anche possibile celebrare matrimoni civili. Ebbene, con la messa in funzione dell’ascensore da oggi tutti, nessuno escluso, potranno partecipare alle iniziative e manifestazioni che in questi luoghi si potranno organizzare”.
“Tutto ciò non è affatto banale – conclude l’assessore Milena Lopez – al contrario io ritengo che questa amministrazione, così facendo, abbia consentito alla comunità florense di fare un altro importante passo avanti di benessere collettivo e di civiltà”.