Teatro. Con “Terenzin” il dramma e la speranza dei bambini internati ad Auschwitz
Andrà in scena il 4 e 5 febbraio al Teatro Comunale di Mendicino, lo spettacolo "Terezin, le farfalle non volano qui": protagonista Antonella Carbone e regia di Massimo Costabile, si tratta di un'opera che affronta la terribile realtà dei bambini che furono internati nel lager di Terezin prima di essere uccisi nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori ad Auschwitz.
Nel campo di concentramento di Terezin furono rinchiusi 15mila bambini di cui solo qualche centinaio riuscì a sopravvivere. Durante il periodo di internamento i bambini, tutti al di sotto dei 14 anni, riuscirono a scrivere poesie e comporre disegni.
Disegni e poesie che descrivono la vita squallida del ghetto, ci comunicano un senso di oppressione e un’angoscia che toglie il respiro. Con l’ausilio di qualche oggetto e di immagini/video l’attrice, sola in scena, nel doppio ruolo di narratrice e di superstite, ci fa rivivere da una parte, le sofferenze, le paure, la disperazione, la solitudine nel campo di concentramento di Terezin e dall’altra, la speranza dei bambini di rivedere di nuovo una farfalla volare sui prati.
"La Scuola dei Classici" è una rassegna di teatro ragazzi dell'Associazione Porta Cenere, con la direzione artistica di Mario Massaro e Natale Filice e ogni anno, durante il periodo in ricordo della Shoah, propone incontri, dibattiti e spettacoli dedicati.