Maxi blitz nel cosentino, 45 arresti: decimato gruppo di narcotrafficanti
Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, gli uomini della polizia di Cosenza stanno eseguendo dall’alba di oggi una maxi operazione con cui si sarebbe smantellata un’organizzazione armata che avrebbe gestito un vasto traffico e spaccio della droga nell’area dei comuni della Valle dell’Esaro, in particolare nelle zone di Roggiano Gravina, Tarsia, San Lorenzo del Vallo e San Marco Argentano.
Il Gip del tribunale del capoluogo di regione ha emesso un provvedimento restrittivo che è andato a colpire ben quarantacinque persone che si ritiene facciano parte del gruppo che, sempre secondo gli inquirenti, farebbe capo a soggetti che graviterebbero nel contesto della ‘ndrangheta bruzia, egemone sul territorio.
Il sodalizio - a capo del quale si ritiene vi fossero due cugini di Roggiano, Roberto e Antonio Presta (di 58 e 43 anni), stretti congiunti di Franco Presta, considerato come il boss della ‘ndrangheta nella zona settentrionale della Calabria ed attualmente all’ergastolo - si sarebbe occupato in particolare della vendita di cocaina, eroina e hashish, che sarebbe stata acquistata nella provincia di Reggio Calabria.
I Presta sono stati coinvolti, nel luglio del 2010, anche nell’operazione “Santa Tecla” (QUI) che decimò il clan di Corigliano Calabro con, all’epoca, ben 67 arresti (QUI). I due furono accusati di traffico di droga e arrestati nell’estate del 2012 a Roggiano Gravina dopo due anni di latitanza (QUI): erano ritenuti come i reggenti della cosca dopo la cattura - nell’aprile precedente - proprio del boss Franco Presta (QUI).
I dettagli del blitz saranno forniti dagli investigatori della Polizia durante una conferenza che si terrà alle 11 presso la Procura di Catanzaro, alla presenza del Procuratore Capo Nicola Gratteri e dell’Aggiunto Vincenzo Capomolla.