Pulitura canale Stombi, rinvio a giudizio per Papasso: “Ho agito nel rispetto delle leggi”
Rinvio a giudizio per il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso. È la richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari che ha chiesto il processo anche per altre sette persone tra tecnici, ex dipendenti dell’ente, il presidente del Consorzio di bonifica di Trebisacce e un imprenditore.
Gli imputati sono accusati a vario titolo di turbativa d’asta, truffa aggravata, falso in atto pubblico, falsità ideologica, in merito alla questione dello “Stombi” e cioè sulle modalità dei lavori di disinsabbiamento del canale.
Ieri il giudice dell’udienza preliminare, Chiara Miraglia, a seguito della richiesta del pm Angela Continisio, ha così fissato l’udienza preliminare per il 26 marzo prossimo.
Il sindaco di Cassano all’Ionio ha quindi scritto una lunga lettera in cui si dichiara innocente. “Come era prevedibile è stato chiesto il rinvio a giudizio. Per il dragaggio del canale e per la navigabilità negli anni 2015/2017 - ha affermato - mi viene contestata esclusivamente la scelta del contraente. In sostanza, viene contestata la convenzione che il comune di Cassano, nel luglio 2015, sottoscrisse con il consorzio di bonifica di Trebisacce. Convenzioni identiche, ha sottolineato, sono state sottoscritte e realizzate in tantissime parti d'Italia e non è successo niente, nessuno scandalo.
“Addirittura - ha aggiunto Papasso - esiste un protocollo-accordo, sottoscritto nel 2010, tra Anci (associazione nazionale comuni italiani) ed Anbi (associazione nazionale bonifiche italiane), per favorire la collaborazione tra gli enti, proprio mediante convenzioni”.
“Mi sono mosso e ho operato - ha affermato convinto il primo cittadino - nel rispetto delle leggi, delle regole e nell'ambito del suddetto protocollo. Ho cercato di soddisfare interessi generali e non certamente interessi particolari. L'unico obiettivo era e continua ad essere la navigabilità dello Stombi e, di conseguenza, il rilancio dell'importante complesso turistico dei Laghi di Sibari. Nessuno interesse economico e/o elettoralistico, ha tenuto a precisare, mi ha mai condizionato”.
“Dopo l'inchiesta - ha ricordato il sindaco - la situazione del canale è stata: anno 2018 completamente e per tutto l'anno chiuso; anno 2019 aperto ad agosto inoltrato, dopo avere speso una ingente somma, non completamente utilizzabile dalle imbarcazioni a vela; anno 2020 tutt'ora chiuso. Al contrario negli anni della convenzione (2015/2017) il canale è stato quasi sempre aperto, con l'esclusione dei mesi invernali. Ho fiducia nella giustizia - ha ribadito - mi difenderò nelle sedi deputate. Sono sereno. La mia coscienza è assolutamente tranquilla”.
“La vicenda non mi distrae dall'impegno di sindaco e dai problemi della mia amata comunità. Il mio impegno per la soluzione della problematica dello Stombi e dei Laghi di Sibari - ha concluso Gianni Papasso - continuerà ancora con maggiore determinazione”.