Distrazioni di fondi alla Regione, a giudizio l’ex sottosegretario Galati

Calabria Cronaca

Sono finiti a processo l’ex deputato Pino Galati, all’epoca dei fatti presidente della Fondazione “Calabresi nel Mondo” e la collaboratrice Mariangela Cairo, nell’ambito dell’inchiesta istruita dalla Procura di Catanzaro sulla distrazione dei fondi comunitari all’interno dell’ente in house della Regione Calabria. Il processo per Galati e Cairo inizierà il prossimo 17 luglio.

Il gup del Tribunale di Catanzaro ha accolto la richiesta del pm Graziella Viscomi, rinviando a giudizio i due imputati, accusati a vario titolo di abuso di ufficio, falsità ideologica e peculato. Un terzo imputato, Giuseppe Antonio Bianco, ex dirigente regionale, ha scelto invece il rito abbreviato, che verrà discusso il prossimo 15 maggio.

L’inchiesta ha fatto luce non solo su una presunta gestione clientelare delle assunzioni, finalizzata ad aumentare il bacino elettorale del politico lametino ma anche sulla violazione dello Statuto della fondazione nella parte in cui prevedeva la gratuità degli incarichi di presidente, con la corresponsione di emolumenti senza il vaglio della Giunta regionale.

Un altro aspetto delle indagini ha riguardato poi il rapporto tra “Calabresi nel mondo” e la Fondazione “I Sud del mondo”, di cui Galati ne è stato anche presidente.

Secondo le ipotesi di accusa l’ex deputato, avendo in ragione del suo ufficio la disponibilità e il possesso delle somme destinate ai progetti commissionati dalla Regione e finanziati con fondi Por si sarebbe appropriato delle stesse stipulando un contratto di affitto per una sede a Roma a proprio esclusivo beneficio, dirottando le risorse alle finalità cui erano destinate.

Beneficiaria del contratto sarebbe stata Cairo, (segretaria generale I Sud nel mondo, oltre che collaboratrice della Fondazione Calabresi nel Mondo). Una condotta che avrebbe procurato alla Regione un danno di 9.979,60, pari al valore dei canoni corrisposti per l’affitto del locale.