Emergenza sanitaria, sindaci del cosentino pronti alla mobilitazione

Cosenza Salute

Sono pronti alla mobilitazione i sindaci del cosentino che, in occasione della riunione sulla sanità, hanno nominato il Comitato di rappresentanza della Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale dell’Azienda sanitaria di Cosenza, che avvierà subito tutte le iniziative di programmazione e mobilitazione.

È successo con i voti di Domenico Lo Polito (Castrovillari) per l’area Pollino; Virginia Mariotti (San Marco Argentano) area Valle dell’Esaro e aree interne; Flavio Stasi per Corigliano – Rossano e area jonica, Angelo Aita (Cetraro) per il Tirreno, Giovanni Greco (Castrolibero) per l’area urbana Cosenza-Rende. Con l’astensione dei sindaci dell’area del Savuto.

Raggiunto il numero legale dei Sindaci presenti (52), il Primo Cittadino Flavio Stasi, alla presenza del Presidente dell'Ente Provincia Franco Iacucci, ha presieduto la Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale dell’azienda sanitaria di Cosenza convocata per fare il punto della situazione sulla persistenza delle condizioni di vera e propria emergenza sanitaria in tutto il territorio provinciale, nonostante gli impegni emersi nell’incontro di una delegazione di sindaci calabresi con il Ministro alla Salute Roberto Speranza, promosso a seguito del documento unitario concordato all’unanimità dalla prima e partecipata riunione della Conferenza dei Sindaci a novembre 2019.

Per Giuseppe Belcastro, sindaco di San Giovanni in Fiore “i sindaci sono sul piede di guerra; pronti a guidare la protesta democratica; mentre per Angelo Aita, primo cittadino di Cetraro, non si deve “continuare a finanziare le regioni del Nord con la nostra emigrazione sanitaria”.

Il Sindaco di Trebisacce, Franco Mundo ha proposto invece di occupare “con le fasce tricolore l’ufficio del Commissario regionale alla sanità alla Cittadella per esprimere disagio ed amarezza dei sindaci e delle comunità”, più moderato invece l’intervento di Pino Capalbo (Acri), per il quale “come Conferenza dei Sindaci facciamoci interpreti di proposte da presentare alla Regione Calabria, tra queste quella di smembrare l’attuale Asp di Cosenza in due: una per Corigliano-Rossano/Sibaritide e Pollino e un’altra per il resto della provincia”.

Virginia Mariotti, sindaco di San Marco Argentano, si è invece detta pronta e disponibile “a qualsiasi azione di protesta, atteso che nessuna delle riconversioni degli ex ospedali prospettate è mai stata avviata”, mentre Rodolfo Aiello (Marzi) è stanco delle “lettere, documenti e passerelle”.

Per il sindaco di Torano, Lucio Franco Raimondo, “la Conferenza dei Sindaci della sanità, che finalmente si riunisce e raggiunge numero legale, studi, approfondisca e faccia proposte anche su questioni concrete e che rientrano comunque nella assenza di governance della azienda sanitaria, come quella del randagismo”. Infine per Domenico Lo Polito (Castrovillari), “le emergenze, costituite dalla carenza di personale sanitario, vanno risolte immediatamente. La competenza alle assunzioni o semplicemente a garantire turni aggiuntivi, è del Commissario ASP. Occupazione permanente degli uffici ASP sinché non vengano adottate delibere di assunzioni ASP sinché non vengano adottate delibere di assunzioni ed ove occorra oltre assunzioni anche turni aggiuntivi per i medici disponibili a fare straordinario”.

Per il Presidente dell’Ente Provincia Iacucci è “incomprensibile l’assenza di tanti sindaci, segnatamente quelli delle grandi città”, il sindaco di Fagnano, Giulio Tarsitano ha parlato di “vergogna” per “l’assenza del Sindaco di Cosenza”, mentre il sindaco di San Vincenzo la Costa, Gregorio Iannotta chiede che il “Ministro della Sanità venga qui a spiegare ai Sindaci ed alle comunità cosa ha intenzione di fare”. Tra gli altri interventi anche quelli degli amministratori di Diamante, Malito, Castiglione Cosentino, Cropalati, San Lorenzo del Vallo, Paterno Calabro.