Presunte violazioni dell’Aia, un altro sequestro per la discarica di Lamezia
Sarebbe stata gestita violando le prescrizioni previste nell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione Calabria: questa l’ipotesi avanzata dalla Procura di Lamezia Terme che ha portato i carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico dell’Arma, a sequestrare la discarica comunale della città della Piana e a denunciare tre persone - di cui non è stata resa nota l’identità - contestandogli il reato di gestione non autorizzata di rifiuti.
L’impianto di località Stretto, del valore stimato in due milioni di euro e con una capacità complessiva di abbanco di 551 mila metri cubi, gestito dalla società Lamezia Multiserivizi Spa, si estende su di una superficie di circa 30 mila metri quadri.
Già nello scorso mese di agosto un sequestro preventivo aveva interessato alcune aree della stessa e per una superficie complessiva di 7.600 mq (QUI).
Anche allora la Procura aveva ipotizzato una gestione senza autorizzazione oltre a violazioni delle prescrizioni impartite sempre con l’Aia ma anche presunte irregolarità nello smaltimento dei percolati e denunciato in quell’occasione tre persone.