Foreign fighter a Luzzi. Cassazione annulla condanna: nessun collegamento con l’Isis
Nel gennaio del 2016 venne bloccato dalla Digos di Cosenza che lo riteneva pronto addirittura a partire per le zone di guerra, come “foreign fighters”. La polizia prelevò Hamil Mehdi, oggi 29enne, marocchino, nella sua casa di Luzzi indagandolo per i reati contemplati dalla legislazione antiterrorismo (QUI).
Si trattava allora ed in questo caso della prima applicazione in Italia di quest’ultima, che punisce la pratica dell’auto-addestramento - condotta prevalentemente attraverso il web - dagli aspiranti “combattenti” di matrice jihadista.
A distanza di quattro anni su quella vicenda arriva la decisione della Corte di Cassazione che ha stabilito come non siano stati evidenziati dei collegamenti del giovane con l’ambiente jihadista e tali, insomma, da far ritenere che avrebbe potuto unirsi, al tempo, ai terroristi dell’Isis. Medhi era stato condannato in Appello ma oggi la Corte suprema ha annullato quella sentenza con rinvio.