Niente stipendio da maggio, assistenti educativi in protesta a Reggio. La F.A.N.D li sostiene
Costretti nuovamente a scendere in piazza gli assistenti educativi ed alla comunicazione del comune di Reggio Calabria per manifestare il loro disagio in quanto dal mese di maggio 2019 non percepiscono le loro magre spettanze.
Agli stessi lavoratori arriva il sostegno della F.A.N.D.(Federazione associazione nazionale dei disabili) e del Presidente Fand e responsabile scuola Fand Regionale, Francesco Barillà.
“Stando alle rassicurazioni che nei numerosi incontri che la Fand e le organizzazioni sindacali hanno ricevuto dai rappresentanti dell’Amministrazione e che considerato che nell’ultimo incontro ufficiale (risalente all’ormai lontano maggio 2018) presenti, oltre agli assessori competenti, Sindaco e Vice-sindaco del Comune di Reggio Calabria, il problema sembrava essere giunto ormai alla sua definitiva soluzione. Addirittura, in questo ultimo Tavolo tecnico, il Sindaco, avv. Giuseppe Falcomatà, presenti anche gli assessori al ramo, dirigenti, aveva fatto propria la proposta della Fand di costituire un gruppo di lavoro per la redazione delle linee guida relative al profilo professionale ed allo stato giuridico ed economico degli assistenti educativi e alla comunicazione degli alunni con disabilità frequentanti le scuole della Città Metropolitana.” Dichiara Francesco Barillà, che aggiunge: “A questi buoni propositi non è mai stato dato alcun seguito. Pertanto, qualche domanda sorge spontanea.”
Il Presidente della Fand avanza dicendo: “La dottoressa Lucia Nucera, assessore alle Politiche Sociali e la dottoressa Anna Nucera, assessore alla Pubblica Istruzione avevano dato le più ampie assicurazioni sia sull’aumento della retribuzione oraria, sia sull’aumento del budget complessivo che, grazie al loro impegno, dopo lunghe ed estenuanti battaglie, aveva di gran lunga superato il milione di euro per anno scolastico. Dopo, senza alcuna informativa o comunicazione rivolta alle organizzazioni interessate, cioè FAND, OO.SS. e associazioni di categoria, le situazioni sono state completamente stravolte. Infatti, anziché proseguire il proficuo e costruttivo percorso intrapreso nel corso dei vari incontri, si è preferito con autonoma e, nostro avviso, precipitosa decisione, coinvolgere nuovi soggetti, cioè cooperative di non adeguatamente accertate e verificabili competenze ed esperienze specifiche nel campo della disabilità che, a dire dei competenti Assessori al ramo (politiche sociali, istruzione e bilancio) avrebbero risolto definitivamente il problema degli assistenti nelle scuole reggine, assicurando certezza nel rapporto giuridico con gli assistenti e puntualità nel pagamento degli emolumenti ai lavoratori impegnati.”
“In questa fase,- aggiunge Barillà - senza entrare nel merito della tipologia dei contratti e delle qualifiche adoperate nella stipula dei contratti da parte delle cooperative, alla luce dei fatti e delle ultime ripetute proteste, le buone intenzioni e i buoni propositi si sono trasformati in ruvide pietre che lastricano le vie dell’inferno civile della disabilità a Reggio Calabria. Nonostante la generosa, seria e impegnativa dichiarazione dagli assistenti che in ogni caso e, a dispetto di qualunque sviluppo possa avere la loro protesta in atto, non faranno cessare la prosecuzione della loro attività nelle scuole accanto agli alunni disabili. La FAND, cioè la Federazione delle associazioni nazionali dei disabili, nell’apprezzarne l’alto senso di responsabilità, esprime la piena e incondizionata solidarietà agli assistenti educativi ed alla comunicazione che giustamente rivendicano i loro sacrosanti diritti, e non può non stigmatizzare il grave comportamento dell’amministrazione che colpisce i soggetti sicuramente più deboli della nostra società, cioè gli assistenti educativi ed alla comunicazione da una parte e gli alunni disabili dall’altra. Nessuno – chiosa - può pretendere che venga reso con continuità e serenità un servizio adeguato da parte di professionisti sistematicamente frustrati nella loro dignità di lavoratori e deprivati della possibilità di soddisfare i più elementari bisogni vitali loro e delle proprie famiglie.”
Barillà prosege ponendo ulteriori domande inerenti al provvedimento di chiusura delle scuole causa Coronavirus, e dice: “come verranno trattati gli assistenti educativi ed alla comunicazione? Come al solito saranno automaticamente sospesi dal servizio senza diritto ad alcuna remunerazione pur essendo la mancata prestazione dovuta a causa di forza maggiore? Cosa prevede il nuovo contratto stipulato con le cooperative in merito a questa vessata questio? A tale proposito nell’ultimo tavolo tecnico si era convenuto che le assenze determinate da allerta meteo, elezioni e cause di forza maggiore sarebbero state regolarmente retribuite.”
“Confidiamo che almeno questo minimo, ovvio ed elementare riconoscimento sia stato inserito nel contratto stipulato con le cooperative”, conclude Barillà.