Cattura Cordì, Falcomatà: “in giorni così difficili compiuto lavoro straordinario”
“In questi giorni così difficili, la grande arguzia, l’impegno e la dedizione di magistrati e Carabinieri hanno assicurato alla giustizia un pericoloso latitante. Va a loro il mio plauso ed il mio ringraziamento; va agli inquirenti e ai militari dello Squadrone “Cacciatori d’Aspromonte” e delle compagnie di Bianco e Locri, guidati dai capitani Luigi Garri e Fabrizio Macrì, che hanno portato a compimento uno straordinario lavoro concluso con l’arresto di Cesare Antonio Cordì, ritenuto il capo dell’omonimo clan locrese”.
Così, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà commenta l’operazione compiuta in contrada Monica di Bruzzano Zeffirio, dove si nascondeva il boss della storica consorteria mafiosa dei Cordì.
“Mentre gran parte della popolazione è costretta a subire le conseguenze dell’emergenza Coronavirus rimanendo chiusa in casa - ha sostenuto il sindaco - fuori, lungo le nostre strade, ci sono uomini e donne che non lesinano sforzi pur di garantire sicurezza e controllo sul territorio. La lotta alla ‘ndrangheta, dunque, non si ferma un solo istante e non potrebbe essere altrimenti. La mafia, infatti, è, quella sì, la malattia che da sempre infetta ed ammorba le nostre città e la nostra gente. Ognuno dei servitori dello Stato, che non indietreggia di un solo passo nel contrasto alle ‘ndrine, ci fortifica nel percorso di legalità e giustizia”.
“Operazioni come quelle di Buzzano Zeffirio – ha concluso Falcomatà – infondono ancor di più quel senso di protezione e sicurezza indispensabile in questi momenti particolarmente complicati. Dunque, il mio personale ringraziamento, da cittadino e da sindaco, va all’opera preziosa ed indispensabile di tutti i magistrati e di ogni singolo rappresentante delle forze dell’ordine”.