Coldiretti, produzioni in calo ed export fermo: “nuova Giunta faccia qualcosa”
“I migliori auguri di buon lavoro all’intero Esecutivo Regionale guidato da Jole Santelli ed in particolare al neo assessore all’agricoltura Gianluca Gallo con il quale siamo certi riusciremo a costruire un rapporto di collaborazione e intesa nell’interesse dell’agricoltura e quindi della Calabria”.
E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto nel sottolineare che adesso bisogna partire subito affrontando tutte le questioni che riguardano la vita delle persone e delle imprese agricole e agroalimentari. Va nella giusta direzione - continua - anche l’Istituzione da parte della Presidente Jole Santelli, della “task-force regionale a sostegno del Settore economico produttivo calabrese – emergenza Covid-19”, che chiediamo si riunisca subito, anche in videoconferenza, per affrontare le problematiche che stiamo riscontrando per le imprese agricole ed agroalimentari calabresi per dare continuità, con misure regionali integrative e complementari, a quelle nazionali”.
“Infatti – chiarisce - ci sono comparti, che sono poi tra i più dinamici dell’economia regionale, quali florovivaismo con i fiori recisi che possono essere solo buttati, vino, ortofrutta, agriturismo e pesca che stanno soffrendo terribilmente con un sostanzioso calo di competitività e ridimensionamento drastico delle esportazioni e un calo significativo degli ordinativi. L’intervento nazionale a favore degli indigenti sul latte, deve fare da apripista ma dovrà essere esteso ad esempio – aggiunge Aceto - positivamente anche in altri comparti, prevedendo anche una efficace campagna di comunicazione per sostenere il consumo di prodotti alimentari italiani da parte dei cittadini #MangiaItaliano con il coinvolgimento della distribuzione organizzata”.
“La situazione che si è creata – sottolinea Coldiretti - colpisce duramente le aziende agricole, i primi interventi dovrebbero andare nella direzione di consentire la continuazione dell’attività produttiva a tutte le aziende, vista a strategicità della fornitura alimentare perché il rischio è che la filiera alimentare venga spolpata dal corona virus”.
“Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus – spiega Coldiretti – l’attività è crollata di circa il 41% delle aziende agricole e non è opportuno limitare, ad esempio, solo alle aziende con meno di 2 milioni di fatturato la sospensione dei versamenti e adempimenti fiscali e contributivi in scadenza tra l’8 ed il 31 di marzo, che vanno pagati entro il 31 maggio. Mai come in questo momento – conclude Aceto – la rapidità delle decisioni è fondamentale."