Emergenza Covid, Spirlì: San Ferdinando, migranti rispettino le regole o chiamo l’esercito

Reggio Calabria Attualità
Nino Spirlì

“Dobbiamo evitare che si allarghi il contagio, dunque, è necessario che tutti rispettino le regole”: il riferimento è alla tendopoli di San Ferdinando e in particolare agli extracomunitari che vivono nella struttura della piana.

E a lanciare il messaggio è il neo vicepresidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, che si dice preoccupato, in piena emergenza sanitaria, e insiste sul fatto che bisogna “far capire ai migranti - afferma - che, per il loro bene, e per il bene di tutta la comunità e dei luoghi che li ospitano, devono uscire il meno possibile”.

Per Spirlì sarebbe “inconcepibile”, in questo momento emergenziale, che gli ospiti della tendopoli “continuino a vivere come se nulla fosse” e , aggiunge, “senza adeguarsi alle regole imposte dal governo per il bene di tutti. Non possiamo permetterci che loro, come qualsiasi altro abitante della zona, possano essere veicolo di eventuale contagio”.

Se il messaggio “non dovesse essere recepito con i metodi semplici”, sbotta il nuovo assessore in quota Lega, “a quel punto sarà necessario chiedere alle forze dell’ordine o, addirittura, all’esercito di intervenire”.

“Nel rispetto della dignità e dei diritti umani - sottolinea ancora - bisogna utilizzare tutti i modi necessari per poter fare arrivare un’informazione chiara a tutti gli occupanti della tendopoli … Sono in tanti, e la situazione è da tenere sotto controllo. Faremo di tutto per aiutare i sindaci e garantire la sicurezza nella Piana di Gioia Tauro. Il Coronavirus è un nemico invisibile, bisogna stare molto attenti”, conclude Spirlì.