Emergenza Covid. La denuncia dell’Usb: troppe anomalie sui posti di lavoro, “segnalatecele”

Calabria Attualità
Antonio Jiritano

Segreteria del sindacato subissata da richieste da parte di lavoratori che denunciano delle “anomaliecontrattuali, oppure che siano stati licenziati senza motivo, mandati a casa per mancanza di lavoro, messi in ferie forzate, addirittura non pagati da mesi o, infine, costretti ad acquistare personalmente dispositivi di protezione individuale.

Una denuncia questa che arriva da Antonio Jiritano, della Usb, l’Unione Sindacale di Base della Calabria, che dopo una riunione in videoconferenza del coordinamento Confederale in cui si è valutata la situazione nelle cinque provincie calabresi, arriva a spingersi nel dire che questa non sia affatto positiva.

Il sindacalista, dicendosi anche consapevole che l’epidemia possa durare ben oltre il prossimo 3 aprile, teme che il numero dei contagiati nella nostra regione sia destinato ad aumentare “in maniera drammatica”.

“Il criminale saccheggio portato avanti negli anni nei confronti della sanità pubblica - sbotta infatti Jiritano - ha causato la riduzione dei posti di terapia intensiva, vitali oggi per i soggetti più deboli, come anziani e immunodepressi. Ingenti risorse sono state sottratte allo sviluppo di istituti di ricerca, al potenziamento di strumenti e mezzi di prevenzione, al monitoraggio e cura delle epidemie virali: la ricerca scientifica e la produzione farmaceutica sono state indirizzate verso quei settori che più facilmente potevano valorizzare i capitali dei ‘padroni’, a discapito degli interessi collettivi”.

Per il rappresentante della Usb, dunque, la pandemia del Covid-19 non avrebbe solo messo in luce “la sfacciataggine dei vari governi, nazionali ed internazionali” a cui contesta di aver depotenziato il sistema sanitarioa favore dei privati o risanare il debito pubblico sulla nostra pelle”.

La decisione del governo, avallata dai sindacati confederali, di mantenere aperte moltissime attività, anche quelle che non rientrano nei servizi essenziali, per Jiritano sta favorendo la diffusione del virus in Calabria: “In questo contesto – afferma - le strutture ospedaliere continuano a lavorare in situazioni precarie, con una insufficiente fornitura di idonei dispositivi di protezione individuale per il personale esposto, a rischio di contagio. A volte addirittura dovendo ricorrere alle mascherine fai da te”.

Personale che è quindi costretto a operare in condizioni che non rispetterebbero gli standard di sicurezza previsti: “Questa situazione – rincara il sindacalista - è potenzialmente pericolosa non solo per i lavoratori del comparto sanitario, ma anche per le loro famiglie, per il personale dei servizi appaltati, per gli utenti e, in generale e a cascata, per la popolazione locale”.

Jiritano sostiene poi che anche la sanificazione dei luoghi di lavoro, degli arredi, dei mezzi venga eseguita “in maniera superficiale”, e che spesso sia impossibile per i lavoratori mantenere le distanze di sicurezza previste, “anche all’interno di quelle attività che potrebbero tranquillamente essere sospese, in quanto non essenziali”, ribadisce.

Un’altra situazione “drammatica” sarebbe quella degli insediamenti dei braccianti agricoli nella Piana di Gioia Tauro, dove le già critiche condizioni igienico-sanitarie oggi sono ancora più aggravate dal rischio contagio, con i lavoratori ammassati tra tende, nel migliore dei casi, oppure lamiere e cartoni.

“Dopo le decisioni del governo e di quelle OO.SS latitanti in tutti i posti di lavoro – rincara Jiritano - ci troviamo a gestire come USB situazioni lavorative drammatiche, con lavoratori mandati a casa perché i ‘padroni’ non hanno guadagni, strutture pubbliche costrette ad aprire ma che non ricevono pubblico, lavoratori senza tutele economiche perché ognuno è libero di adottare provvedimenti arbitrari senza controlli, nessuno strumento alternativo di lavoro per evitare movimenti è stato predisposto”.

Dalle sedi dell’Usb, spiega, “giornalmente gestiamo le relazioni sindacali con i lavoratori e con i datori di lavoro cercando di fare il nostro dovere di sindacato conflittuale: difendere i diritti dei lavoratori contro le angherie del padronato”.

La Sigla, rivolgendosi a tutte le lavoratrici e lavoratori del comparto sia pubblico che privato invita infine a segnalare - all’indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - tutte le possibili anomalie che si verifichino nei posti di lavoro e gli eventuali rischi per l’incolumità personale e pubblica. L’invito è esteso anche a tutta la cittadinanza a segnalare problematiche dei vari territori. L’USB si dice pronta ad intervenire.