Abramo Customer. Emergenza Covid e stipendi insoluti, Sigle proclamano lo sciopero
Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno proclamato lo sciopero per l’intera giornata di mercoledì 25 marzo alla Abramo Customer Care.
La sigle fanno sapere di aver assunto questa decisione a seguito dell’asserito “ritardo della Abramo CC sul processo di remotizzazione, tenuto conto delle inadempienze sui Protocolli Covid19 in alcuni territori, considerato l'approccio tenuto nei confronti delle strutture di Roma che legittimamente chiedevano l'avvio dei comitati paritetici per la prevenzione ed il contenimento del Coronavirus” e, ancora, per il fatto che nella stessa data di mercoledì “non saranno riconosciuti gli emolumenti relativi alla mensilità di febbraio”.
I sindacati sostengono che proprie le motivazioni dell'azienda sui ritardi degli stipendi siano “pretestuose, altre aziende che operano per gli stessi committenti – affermano in una nota - sono a percentuali oltre il 50%” e questo, sempre per sigle, denoterebbe “esclusivamente la mancanza di volontà...”.
Per Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, ancora, i ritardi sulle attivazioni dei comitati paritetici sulle sedi di Roma e Palermo non avrebbero “giustificazione alcuna”.
“La risposta inviata alle strutture ed alle Rsa di Roma alle sollecitazioni per l'attivazione di quanto previsto dai protocolli Covid19, al di là della forma imbarazzante ed assolutamente impropria – affermando ancora nella nota unitaria - denota nella sostanza una assenza di rispetto verso le strutture territoriali di quel territorio”.
La comunicazione del pagamento delle spettanze di febbraio al 31 marzo, ancora, rappresenterebbero per i sindacati “la ciliegina sulla torta di una azienda che, al di là delle gestioni che cambiano, dimostra una totale continuità di assenza di rispetto in primis dei lavoratori, e poi per chi li rappresenta”.