Lamezia. Covid, Parrocchiana: “vorrei imparare a pregare”. Don Pino: “fidati di Dio”
“Desidero ardentemente dal profondo del mio cuore pregare in questo difficile momento della storia, unendo la mia voce alle milionarie voci che implorano dal Signore la fine di questa terribile pandemia. Devo però ammettere che non ci riesco: ho la testa altrove, recito a memoria una serie di preghiere che ho imparato da bambina e prego solo con le labbra. Vorrei tanto imparare a pregare”.
Così la fedele parrocchiana Stefania si rivolge a don Pino Latelli, parroco in solido della chiesa del Carmine di Lamezia Terme, attraverso whatsapp, manifestando la sua difficoltà a pregare assalita dall’ansia per il coronavirus che sta mietendo tantissime vittime in tutto il mondo.
“A pregare si impara pregando, come sosteneva Santa Teresa D’Avila” - le risponde il prelato aggiungendo che anche gli apostoli avevano rivolto a Gesù la stessa domanda. Cercando di far scoprire la bellezza della preghiera, il sacerdote dà a Stefania dei suggerimenti pratici.
“Imparare a pregare come è tuo sincero desiderio - afferma don Pino - significa anzitutto procedere nel cammino verso Dio che vuole parlare al tuo cuore e più semplicemente passare del tempo con Dio e parlare con Lui. Talmente importante è la preghiera nella vita del cristiano – afferma subito dopo - che qualcuno ha scritto, "imparare a pregare è imparare a vivere"; "la preghiera è il respiro dell'anima"; "la preghiera è la forza di Dio nella nostra vita, è l'onnipotenza di Dio messa nelle nostre mani, nella nostra fede.
La vera preghiera ha una condizione: la fede. Ma la fede cos'è? Nel libro “Predicate la buona notizia”, l’autore, il cardinale Angelo Comastri, scrive: “avere fede, credere in qualcuno significa abbandonarsi, consegnarsi con totale fiducia; credere significa non contare più se stessi, ma su un altro. Credere è tutto il contrario di una pretesa. Credere in Dio, dunque, significa abbandonarsi, consegnarsi a Lui, contare totalmente e fiduciosamente su di lui. Per questo la preghiera di fede, la preghiera più bella consiste in un "sì", come ha fatto la Madonna. La preghiera infatti è il respiro del cuore pieno d'amore: questo è pregare sempre”.
“Ti suggerisco, o Stefania, in questo tempo di prova e di sofferenza - sottolinea don Pino - di creare nella tua casa un angolo di preghiera dedicato solo all’incontro con Dio dove la tua famiglia possa trovare alcuni momenti per ringraziare e affidarsi al Signore, per ascoltare la Sua Parola e per pregare. Potrai gustare in questo angolo di luce, pregando innanzitutto nel silenzio interiore, la bellezza di ascoltare il Padre celeste, di metterti alla sua presenza e di lodarlo e benedirlo per tutto ciò che fa per te, per la tua famiglia, per il mondo intero”.
“Nella tua preghiera, fatta con il cuore, chiederai di confidare nel suo immenso amore e abbandonarti tra le sue braccia paterne. Più volte, avendo nel cuore piena fiducia in Dio che ascolta il nostro grido di dolore ed esaudisce le nostre suppliche, - avanza il sacerdote - siamo stati invitati dalla Chiesa a stringerci in preghiera, unendo la nostra voce alla voce del Papa, del nostro vescovo Giuseppe Schillaci, di tutti coloro che sono duramente provati da questa immane tragedia e di una infinità di uomini e donne, per implorare dal Signore il dono della guarigione per coloro che sono stati colpiti dal virus, per i morti a causa del virus, per i sacerdoti che la malattia ha tolto all’affetto della comunità, per coloro che hanno perso i loro cari e sono nel pianto, per la fine della pandemia, per gli operatori sanitari, per i volontari, per le istituzioni e per il ritorno alla normalità di tutte le famiglie del mondo: ora è il tempo della preghiera!”
“Purtroppo tante famiglie hanno dimenticato la preghiera; tanti non conoscono cosa significhi pregare – spiega ancora - anche perché non hanno mai pregato né da soli né in famiglia. Sarà tuo compito, pertanto, pregare per la tua famiglia e trasmettere ad essa l’amore per il Signore e la gioia della preghiera. Confidando nella materna tenerezza di Maria Madre di Gesù e Madre nostra, con fiducia, tu e la tua famiglia, alzerete lo sguardo verso di Lei e la invocherete spesso con la preghiera di San Bernardo: "Ricordati, o pietosissima Vergine Maria, che non si è inteso mai al mondo che alcuno ricorrendo alla Tua protezione, implorando il Tuo aiuto e chiedendo il Tuo patrocinio sia rimasto abbandonato".
“Ti saranno di aiuto nel cammino di preghiera – conclude il sacerdote - la meditazione sulle catechesi che il Papa ha pronunciato nelle udienze generali tra dicembre 2018 e maggio 2019 sulla “preghiera” del Padre nostro; il sussidio per pregare in questo tempo di prova realizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana che si trova anche nel sito della Diocesi di Lamezia Terme; la santa messa che celebra Papa Francesco ogni mattina alla 7 a Santa Marta in diretta Rai e Tv2000; la santa messa presieduta dal nostro vescovo Giuseppe Schillaci trasmessa in diretta ogni domenica alle 9 dal Santuario di S. Antonio da Padova di Lamezia Terme e la preghiera della Liturgia delle Ore in modo particolare le Lodi e i Vespri”.
“Ti invito, infine, a essere unita nella fede e nella preghiera agli amici, e sono in tanti, della nostra parrocchia che ogni mattina alle 8 si uniscono spiritualmente alla messa celebrata nella nostra chiesa del Carmine e con i quali, alle 17 di tutti i giorni, recitiamo ognuno da casa sua il Santo Rosario”.