Emergenza. Ancora mascherine a prezzi “lievitati”, altre 400 sequestrate. Denunciati negozianti

Catanzaro Cronaca

Continua senza sosta l’impegno delle forze dell’ordine per contrastare le speculazioni commerciali o comunque le pratiche disoneste durante l’emergenza sanitaria in corso in tutto il paese.

Nei giorni scorsi, così, le fiamme gialle del gruppo di Lamezia Terme, in due diversi interventi, hanno individuato e denunciato alla Procura della Repubblica un commerciante che aveva messo in vendita delle mascherine a ben 12 euro dopo averle acquistate su “Ebayad un euro, dunque ricaricandone il prezzo di mercato addirittura del 1200%.

Nell’azienda i finanzieri hanno anche sequestrato 300 mascherine chirurgiche di cui non c’erano la relativa documentazione fiscale di acquisto, la scheda tecnica o la certificazione-autocertificazione che fornisse le indicazioni ritenute essenziali per essere considerate idonee all’uso specifico; mancavano infatti dell’indicazione del paese d’origine, sui materiali impiegati, sulle precauzioni da adottare, sulla destinazione d’uso, eccetera.

In un secondo intervento, poi, sempre i militari lametini hanno sequestrato altre 100 mascherine pronte per la vendita e 1.215 semilavorati-tessuti da utilizzare per la loro produzione, ad un commerciante che, pur avendo adempiuto formalmente all’obbligo di sospensione dell’attività imposto dal Dpcm dell’11 marzo scorso, di fatto aveva avviato, a scopo di lucro ed in “nero”, una produzione di mascherine, anche queste senza scheda tecnica o certificazione-autocertificazione.

I controlli delle fiamme gialle proseguiranno ancora e in tutta la provincia catanzarese, così come, peraltro, è stato convenuto in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto del capoluogo, Francesca Ferrandino: interessate decine di farmacie, parafarmacie ed altri esercizi commerciali dove vengono venduti articoli di protezione individuali (mascherine, guanti, gel igienizzante etc.).