Comunicazioni telematiche. Tar accoglie ricorso avvocati: Pa dovranno adeguarsi
La Camera Amministrativa Distrettuale degli Avvocati delle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, in persona del Presidente in carica Alfredo Gualtieri, ha proposto un innovativo ricorso dinanzi al Tar Calabria, che obbliga le pubbliche amministrazioni a munirsi di un valido indirizzo di posta elettronica certificata su cui ricevere comunicazioni e notificazioni.
In Calabria sono ancora pochi gli enti pubblici che si sono adeguati alla relativa normativa, entrata in vigore già 6 anni fa, che è finalizzata a rendere più celeri i procedimenti amministrativi ed i giudizi dinanzi agli organi giurisdizionali.
Per questo motivo gli Avvocati amministrativisti sono insorti, chiedendo, nel mese di dicembre 2019, al Tribunale Amministrativo della Calabria di porre rimedio a questa situazione di inerzia, che oggi assume ancora più rilievo, poiché il mancato utilizzo di PEC valide da parte delle pubbliche amministrazioni impedisce di operare in regime di “smart working”, costringendo gli avvocati a recarsi presso gli uffici postali per la notifica di atti giudiziari.
I giudici amministrativi (Presidente Pennetti, relatore Tallaro, componente Goggiamani), con sentenza n. 585/2020 oggi depositata, hanno quindi accolto il ricorso a firma (ovviamente digitale) dell’Avv. Giuseppe Carratelli, ordinando all’Azienda Ospedaliero Universitaria Mater Domini di Catanzaro di adeguarsi, entro 15 giorni, alla normativa sulle comunicazione e notificazioni telematiche, condannando l’ente altresì al pagamento delle spese del giudizio, di cui potrà chiedersi conto anche in sede contabile, trattandosi di danno erariale connesso a colpevole inottemperanza di una norma di legge.
I legali annuciano ulteriori iniziative affinché tutti gli enti pubblici ricadenti nel distretto della Camera Amministrativa si muniscano di PEC valida ai fini delle notifiche telematiche.