Emergenza. Crotone, Prefetto: più controlli sulle aziende
Riavviare, in condizioni di massima sicurezza per i lavoratori, le attività produttive legate al territorio, in special modo quelle collegate al comparto turistico nonché alle attività legate al mondo dell’imprenditoria edile, anche dando priorità ai progetti delle opere pubbliche già finanziati. Per questo motivo il prefetto di Crotone, Tiziana Tombesi, ha assicurato che saranno intensificate le verifiche sulle aziende che hanno diritto di svolgere la propria attività sotto il profilo della compatibilità con le misure di contenimento.
È emerso nel corso di una riunione in videoconferenza che, coordinata dal prefetto di Crotone, ha visto la partecipazione dei vertici delle forze dell’ordine, del presidente facente funzioni della Provincia, del Commissario straordinario del comune di Crotone e dei rappresentanti di alcuni dei più popolosi comuni della provincia.
Erano presenti alla riunione anche il Presidente della Camera di Commercio, rappresentanti di Confindustria e di tutte le principali Associazioni datoriali e di categoria, il Direttore Provinciale dell’Inps, il rappresentante regionale dell’ABI Calabria, nonché, infine, il Direttore della Caritas, il Presidente della Fondazione antiusura Zaccheo ed i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali.
Nel corso dell’incontro, organizzato per analizzare l’evoluzione dei fenomeni sociali e delle problematiche presenti sul territorio, le parti hanno sottolineato l’esigenza di affrontare, con la maggiore consapevolezza possibile, le problematiche del tessuto economico del territorio, ulteriormente aggravatesi con la prolungata sospensione delle attività.
All’ordine del giorno c’è stato anche il problema delle concessioni dei finanziamenti bancari, l’erogazione della cassa integrazione, il contributo concesso alle imprese artigiane, i commercianti e i liberi professionisti. Sull’argomento si terrà a breve un ulteriore riunione anche con il coinvolgimento dei maggiori istituti bancari.
Il Prefetto ha segnalato l’esigenza di un’attenta vigilanza sulle condizioni di disagio sociale, ringraziando tutti coloro che - Enti locali, terzo settore, imprenditoria, Caritas - sono sino ad oggi intervenuti in accordo con gli strumenti della normativa emergenziale per sostenere le fasce più deboli. E massima attenzione è stata data al rischio della presenza della criminalità organizzata nell’economia delle aziende del territorio.
Le Forze dell’Ordine, infine, hanno assicurato continuo impegno per garantire il rispetto delle misure contenitive che fino ad oggi hanno prodotto ottimi risultati, nonché massima attenzione ai fenomeni connotati da rischi legati alla criminalità organizzata tramite il monitoraggio dei cosiddetti reati – spia.