Locri. Malumori con la dirigenza, proiettili per l’ospedale: denunciato un dipendente

Reggio Calabria Cronaca

Arriva una svolta in merito all’atto intimidatorio perpetrato ai danni dell’Ospedale di Locri, che aveva destato allora molto scalpore, quando nella nottata tra mercoledì 1 e giovedì 2 gennaio, vennero rinvenuti 18 bossoli cal. 7,65 esplosi davanti agli uffici amministrativi del nosocomio.

A distanza di pochi mesi i Carabinieri della Compagnia di Locri – che intervennero per primi sul luogo – sono arrivati oggi a denunciare un dipendente dell’ospedale, un 62 anni, individuato come il presunto autore del gesto.

LE INDAGINI

Coordinata dalla Procura locale, la meticolosa attività investigativa ha consentito a militari dell’Arma di giungere all’uomo grazie a una serie di elementi raccolti.

Le cause del gesto intimidatorio – secondo quanto riportato dagli inquirenti - sarebbero da ricercare proprio nei dissidi di natura professionale tra il 62enne e la dirigenza ospedaliera.

In particolare, l’indagato – si sostiene per inerzia e pigrizia - non avrebbe ottemperato alle richieste d’intervento di sua competenza che avanzategli dalla dirigenza dell’Ospedale, che si sarebbe, poi, vista costretta ad assegnare a una ditta esterna i lavori inevasi.

A carico dell’uomo, precedentemente incensurato e titolare di un regolare porto d’armi, è stata effettuata una mirata perquisizione a seguito della quale sono state sequestrate penalmente le armi corte che deteneva legalmente, e che saranno ora inviate al RIS di Messina per gli accertamenti balistici del caso. Le altri armi presenti sono state ritirate in via cautelare in ottemperanza alle normative di pubblica sicurezza.