Covid. I dati sulle imprese del crotonese: peggiore saldo degli ultimi 5 anni
Risente delle restrizioni dell’emergenza Covid 19 il bilancio della demografia delle imprese del crotonese nel i trimestre 2020. L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha infatti elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese nel corso del primo trimestre del 2020 (Movimprese). Queste elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale.
E come confermano le rilevazioni il saldo presentato è il peggiore degli ultimi 5 anni. Nel primo trimestre 2020, la consistenza dell’imprenditoria crotonese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo negativo di 34 unità. Seppure il bilancio nei primi tre mesi dell’anno risenta sempre dell’effetto delle chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente, quello registrato nel 2020 risulta il risultato peggiore degli ultimi cinque anni.
Da gennaio a marzo 2020, a fronte di 263 nuove iscrizioni, sono state denunciate ben 297 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio) che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 17.857.
Tuttavia dal confronto territoriale emerge una sostanziale tenuta del sistema produttivo, se si considera che, il tasso di crescita rilevato nella nostra provincia che si attesta a -0,19%, è nettamente inferiore a quello registrato nella regione Calabria (-0,46%) e nel territorio nazionale (-0,50%). L’analisi dei dati in serie storica evidenzia una sostanziale paura nell’intraprendere un’attività economica: il numero di iscrizioni nel primo trimestre di quest’anno (263) è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi 7 anni.
A risentire maggiormente in questa prima rilevazione del 2020 è stato soprattutto il settore Altre attività di servizi (-1,94%), Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-1,89%) e Sanità e assistenza sociale (-1,50%). In valori assoluti, spiccano i saldi negativi di Commercio ingrosso e dettaglio (- 31 imprese), Agricoltura, silvicoltura e pesca (– 29 imprese) e Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-22 imprese).
Mentre, rispetto alla forma giuridica predominante, nella provincia crotonese rimane salda la costituzione di ditte individuali, che però in questo trimestre ha perso ben 70 imprese iscritte, attestandosi a 12.061 registrazioni con un tasso di crescita pari a -0,58%. Registrano un tasso negativo anche le società di persone (-0,51%) e le altre forme (per lo più consorzi e cooperative -0,19%), mentre le uniche a crescere sono le società di capitale che aumentano di 45 imprese e fanno rilevare un tasso di crescita positivo pari all’1,22%.
Il tessuto economico provinciale, al primo trimestre 2020 risulta, pertanto, formato per il 67,54% da ditte individuali, per il 20,91% da società di capitali, per l’8,66% da società di persone e per il restante 2,89% da imprese con altra forma giuridica.
“La nostra struttura produttiva - commenta il Presidente della Camera di Commercio Alfio Pugliese - inizia a risentire degli effetti conseguenti allo stato di emergenza sanitaria in corso. Il nostro timore è che l’eccezionalità del contesto economico che stiamo vivendo possa risultare un peso insostenibile per il nostro tessuto imprenditoriale, soprattutto se si considera la fragilità della nostra struttura produttiva, rappresentata principalmente da attività di piccole dimensioni.
“Per poter scongiurare la definitiva cessazione delle nostre imprese, già notevolmente provate, - conclude Pugliese - occorre individuare per tempo tutti gli strumenti necessari a sostenere le nostre attività in questo tragico momento, ricercando, già da ora, programmi e strategie che possano rappresentare, nella cosiddetta fase 2, una concreto rilancio verso la ripresa”.