Maierato: aggrediscono vicini, coniugi in manette

Vibo Valentia Cronaca

Avrebbero vissuto per mesi le angherie e le minacce dei vicini di casa, fino a quando, davanti all'ennesimo episodio, hanno deciso di denunciare tutto ai carabinieri. In manette sono finiti due coniugi accusati di atti persecutori, lesioni personali, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e furto con strappo, tutti pluriaggravati. Era da tempo che i rapporti all'interno di una palazzina di Maierato erano tesi. Da mesi ormai la famiglia di M.V. e S.F. era vittima di ogni sorta di insulto ed angheria dei propri vicini. Giornalmente Maria Malta, casalinga di 60 anni, e Domenico Manno, operaio di 62 anni, minacciavano ed insultavano i loro vicini e, piu' di una volta, si era arrivati ad un vero e proprio scontro fisico. Una situazione degenerata fino a ieri mattina quando, appena uscite di casa, M.V. e S.F. sono state aggredite nuovamente. Questa volta in pochi attimi sono volati vasi di fiori e bastonate. Una scena incredibile di urla ed insulti, a cui le povere vittime hanno provato a sottrarsi chiamando i Carabinieri per chiedere aiuto. Ma il loro tentativo e' stato bloccato dai due coniugi aggressori che hanno colto l'occasione per sottrargli anche un cellulare ed un paio di occhiali e darsi poi alla fuga prima che qualcuno venisse attirato dalle grida. Le due donne vittime dell'insano gesto sono cosi' scappate alla vicina caserma dell'Arma dove i militari hanno raccolto la loro denuncia e le hanno accompagnate in ospedale per le cure del caso, dando contemporaneamente il via ad una vera e propria caccia all'uomo per rintracciare gli aggressori. Una ricerca durata alcune ore ma che ha consentito di ritrovare la coppia e, durante la perquisizione del loro appartamento, di rinvenire anche la refurtiva ed il bastone utilizzato per percuotere le vittime. Immediato Intanto le due povere vittime sono state refertate dai sanitari dell'ospedale civile di Vibo Valentia, che hanno constatato le lesioni ricevute durante la colluttazione ritenendole guaribili con alcuni giorni di prognosi. I due arresti sono stati infine posti ai domiciliari in un'altra abitazione di loro proprieta' e ben lontani dalle proprie vittime.