Reggio Calabria, Fratelli d’Italia: “Istituire a Reggio le circoscrizioni”
“Primo avamposto di democrazia e partecipazione, le Circoscrizioni in un Comune come quello di Reggio Calabria accorcerebbero le distanze tra cittadini e le loro effettive istanze”. E’ quanto sostengono gli esponenti di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri (Consigliere regionale), Massimo Ripepi (Commissario Città Metropolitana ) Antonio Pizzimenti (Capogruppo in Consiglio Comunale ), Luigi Dattola e Demetrio Marino (Consiglieri metropolitani).
La proposta di legge avanzata dal deputato Francesco Cannizzaro, accoglie i favori del gruppo dirigente meloniano che rilancia: “Pronti a fare la nostra parte, ed investire il partito di un impegno a sostegno della proposta legislativa per re-istituire le circoscrizioni nel comune capoluogo. Siamo certi che l’importantissima proposta di Cannizzaro darà linfa vitale alla morte della partecipazione politica che deve essere il sale della democrazia e del vivere comune”.
“Convinti che i territori ne trarrebbero vantaggio, anche in virtù del principio costituzionale di sussidiarietà, i piccoli organismi intermedi fungerebbero da base funzionale e di raccordo con l’amministrazione comunale e il Sindaco, soprattutto perché la morfologia di Reggio Calabria, particolarmente estesa, si presta ad una valutazione di più ampio respiro.
Infatti non si tratterebbe squisitamente di un provvedimento amministrativo, ma qualora venisse accolto il disegno di legge, ci troveremo di fronte ad un fatto dall’alto valore politico. Si ritornerebbe ad un’azione politica di prossimità. Infatti i civici consessi circoscrizionali porterebbero alla ribalta la voglia di tanti giovani e meno giovani, di impegnarsi fattivamente e dentro delle istituzioni democratiche, per il bene del proprio territorio, del proprio quartiere, della propria comunità. Torneranno ad essere punti di riferimento irrinunciabili. Un corpo intermedio che permetterebbe una nuova sperimentazione di partecipazione politica, costituendosi di fatto – a nostro avviso – come argine ad un crescente astensionismo elettorale e ad un incalzante apatia di partecipazione della vita politica della città.
C’è dunque anche un valore sociale dietro la possibilità di istituire le circoscrizioni, perché si potrebbero riattivare interessi ormai sopiti, e soprattutto perché l’’ufficio’ del consigliere circoscrizionale è sempre stata un’attività di reale vicinanza e di primissimo ascolto rispetto ai fondamentali bisogni della comunità”. “Pertanto - concludono i consiglieri di FDI - sposiamo l’idea secondo cui le circoscrizioni torneranno ad essere la prima “palestra” politica nella quale sperimentare i primi processi della vita amministrativa prima di passare, eventualmente, al più importante contesto istituzionale del Consiglio comunale”.