Cultura Arbëreshë, siglato protocollo di intesa tra i comuni dell’area del Pollino

Cosenza Attualità

È stato siglato tra i comuni Arbëreshë ricadenti nell'area del Parco Nazionale del Pollino il protocollo di intesa nato per preservare il patrimonio spirituale, storico, culturale e ambientale del territorio. Nel documento, siglato tra Frascineto, Acquaformosa, Civita, Lungro, Plataci, San Basile, San Costantino Albanese e San Paolo Albanese, si chiede il “risveglio identitario da realizzare attraverso la costituzione di organismi aggregati, in grado di porsi come volano per l’attività di salvaguardia e promozione delle singole comunità. Ribadito la necessità di formare aggregazioni snelle e dinamiche, riconoscendo nel carattere bi-regionale (calabro-lucano) un importante valore aggiunto”.

È stato inoltre ribadita la necessità di formare aggregazioni snelle e dinamiche, riconoscendo nel carattere bi-regionale (calabro-lucano) un importante valore aggiunto. Il Comune di Frascineto sarà l’ente capofila tra i Comuni Arbëreshë ricadenti nell'area del Parco Nazionale del Pollino, nonché adiacenti la medesima area e l'Associazione ex-seminaristi "Benedetto XV" "Sempre insieme" per la costituzione dell'aggregazione dei Comuni arbëreshë.

Per questo motivo la Giunta di frascineto, sotto la presidenza del sindaco Angelo Catapano, ha deliberato l’approvazione del protocollo d’intesa.

Il primo cittadino di Frascineto ha auspicato il “coinvolgimento nell’aggregazione di tutti i comuni arbёreshё che volessero farne parte, indipendentemente dalla loro localizzazione territoriale. Una opportunità in più, per il Sindaco Catapano, che consentirà di rispondere con più efficacia alle domande dei territori, ma anche di portare avanti le istanze delle comunità arbёreshe ai più alti livelli istituzionali. Il protocollo d’intesa ha comunque lo scopo – ha concluso -, di fare squadra potenziando così le amministrazioni locali interessate, al fine di fare soprattutto sistema per la conservazione e valorizzazione dello specifico patrimonio etnico-linguistico”.