Strage di Capaci, anche il Comune di Isola Capo Rizzuto celebra la Giornata della legalità
L’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto, guidata dal sindaco Maria Grazia Vittimberga, celebra il coraggio dei cittadini che si sono messi al servizio del paese in uno dei momenti più drammatici della storia recente.
E lo fa oggi 23 maggio, per la ricorrenza del XXVIII anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della sua scorta. “Si tratta di una data ormai diventata un simbolo nella lotta contro tutte le mafie e a difesa della legalità, tant’è che nello stesso giorno si celebra la Giornata nazionale della legalità. Nonostante quest’anno le celebrazioni debbano necessariamente assumere una forma diversa rispetto al passato a causa delle restrizioni necessarie per contenere la diffusione del virus Covid-19, questa ricorrenza non può e non deve passare sotto silenzio”, ha scritto il sindaco.
“Il tema della legalità, dunque, sprigiona ancora più forza in un giorno come questo, che sottolinea l’attualità della lotta alla mafia e alla corruzione. La prima arma per combattere la mafia è non dimenticare, continuando a ripudiare l’illegalità in tutte le sue forme, da quelle più gravi a quelle più banali e semplici della vita quotidiana, come guidare senza le cinture o gettare rifiuti per terra. Il rispetto della legalità deve essere appreso con impegno e perseveranza.
“Per questo, si ritiene che l’educazione alla legalità costituisca il principio fondante dell’intera struttura sociale e deve permeare la società a partire dai più giovani, portando la cultura e l’etica prima di tutto nelle scuole, le quali svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro la mafia essendo spesso l’unico riferimento di legalità per chi vive in ambienti difficili.
“Attraverso attività formative idonee si deve mirare a far progredire culturalmente e eticamente i futuri cittadini; onde favorire l’assunzione di responsabilità di ciascuno rispetto alla tutela dei beni di tutti. Non bisogna mai disperdere la lezione dei giudici Falcone e Borsellino: senza legalità non c’è sviluppo, lavoro, progresso civile per il Sud e per tutto il Paese. Allora come oggi, tutti possiamo essere dei buoni cittadini facendo soltanto il nostro dovere, confidando nella giustizia e nei valori della nostra Costituzione”.