Narcotraffico in Liguria, arrestato lo “spacciatore superiore”: è un 38enne di Oppido
È accusato di traffico di droga, Carmelo Sgrò, 38enne originario di Oppido Mamertina arrestato oggi dagli agenti della squadra mobile di Imperia nell’operazione “U purpiceddu”.
Secondo l’accusa dal marzo 2018 avrebbe venduto diverse partite di coca purissima ad un pregiudicato della piana di Gioia Tauro che, in diverse intercettazione, si sarebbe vantato di essere vicino alla ‘ndrangheta.
L’operazione, condotta dalla Mobile di Imperia e dal commissariato di polizia di Ventimiglia, con la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica locale, è stata avviata alla fine del 2017 e ha portato in carcere Sgrò con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Imperia Anna Bonsignorio.
Secondo gli inquirenti il 38enne avrebbe ricoperto un ruolo predominante nella rete del traffico e dello spaccio di droga, dal momento che sarebbe stato indentificato come lo “spacciatore di livello superiore” che, a contatto con fonti primarie di approvvigionamento, avrebbe ceduto le dosi al suo acquirente che avrebbe poi smerciato con un complice nella zona di Ventimiglia a una vasta cerchia di clienti, che a loro volta rivendevano lo stupefacente.
Sgrò era stato coinvolto nell’indagine “Trait d’Union”, ed è stato arrestato con l’accusa di appartenere a un’organizzazione transnazionale di trafficanti in rapporti con esponenti della famiglia Magnoli di Rosarno, stabilmente radicata a Vallauris, nel sud della Francia, considerata una proiezione internazionale della ‘ndrina Piromalli-Molè di Gioia Tauro (QUI).
In quel procedimento, il 21 novembre 2017, è stato condannato con rito abbreviato a 5 anni e 4 mesi, in concorso con altre persone alcune delle quali giudicate oltreconfine.
L’indagine è diretta dal procuratore capo di Imperia, Alberto Lari, all’epoca alla Dda di Genova.