Ancora una truffa all’Agea: sigilli ai beni di imprenditori agricoli e zootecnici

Reggio Calabria Cronaca

Un’altra presunta truffa ai danni della comunità europea quella che è venuta a galla da un’indagine condotta dai Carabinieri del Cites di Reggio Calabria e dalle Stazioni Forestale del capoluogo e di Melito Porto Salvo, Brancaleone, San Roberto e Bagaladi (Reparto Parco Aspromonte) nei territori della fascia Ionica ricompresa tra Melito Porto Salvo ed Africo.

Stamani, così, nell’ambito dell’operazione chiamata in codice “Aristeo”, 30 militari del Cutfaa - il Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare - hanno individuato e sequestrato conti correnti bancari e postali, beni mobili ed immobili, fino alla concorrenza di una somma complessiva di 300 mila euro.

La misura è andata a colpire alcuni imprenditori del settore agricolo e zootecnico che, secondo gli investigatori, in concorso tra loro avrebbero presentato domanda all’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, così da ottenere le agevolazioni e gli aiuti Comunitari previsti per gli anni dal 2014 al 2017.

Gli stessi imprenditori, però avrebbero dichiarato falsamente di essere proprietari o di avere in concessione delle superfici agricole e pascolabili e, alcuni di loro, avrebbero anche prodotto dei finti contratti di affitto dei terreni ammissibili ai fini dell’attivazione dei titoli necessari per l’erogazione delle somme richieste.

L’Agea aveva pertanto disposto nei loro confronti gli accreditamenti che in realtà non sarebbero stati dovuti, consentendogli un profitto ingiusto.

L’operazione di oggi fa seguito ad una complessa indagine diretta dal Sostituto Marco Lojodice e coordinata dall’Aggiunto Gerardo Dominijanni, finalizzata, inizialmente, all’acquisizione ed all’analisi dettagliata della documentazione presentata presso i CAA, ovvero i Centri Assistenza Agricola, per la percezione dei contributi comunitari e, successivamente, all’analisi dei conti correnti sui quali venivano accreditati i contributi individuati.

Le indagini, tuttora in corso, mirano a vagliare le responsabilità penali di altri soggetti direttamente o indirettamente ed a vario titolo coinvolti, considerati corresponsabili degli illeciti che emergerebbero dalle indagini.