Apertura mercato Crotone: le criticità della decisione

Crotone Attualità

“Prendiamo atto dell’autorizzazione da parte del Commissario prefettizio, dottoressa Costantino, per il mercato che si tiene ogni giovedì del mese a Crotone e manifestiamo la nostra preoccupazione per una decisione che appare quanto mai affrettata e dalle pericolose conseguenze.”- Lo scrivono in una nota stampa Antonio Casillo, Presidente Federmoda Crotone e Michele Basile, Presidente FIVA Crotone -

“Detta autorizzazione - scrivono - non appare condivisibile né dal punto di vista sanitario né soprattutto dal punto di vista dell'opportunità, data la già disperata situazione economica che affligge i negozi e le piccole botteghe della città.

Riteniamo, infatti, di dover puntualizzare che detta apertura comporterebbe un ulteriore danno per gli operatori economici, già stremati dalla crisi, che vedrebbero ulteriormente ridotta la propria clientela e che, soprattutto a causa delle spese sostenute per l’adeguamento sanitario, non possono competere con i mercati rionali.”

“Inoltre,- si legge ancora - la preoccupazione è grande per i venditori ambulanti che sono stati trattati come carne da macello e buttati in questa situazione da un giorno all’altro, senza preavviso e con tutte le difficoltà di adeguarsi alle disposizioni di legge per la tutela sanitaria. Questo è il momento di dare speranza alle imprese del territorio, mantenendo sempre la sicurezza al primo posto e devono essere incentivati gli acquisti locali.”

“La decisione in questione, inoltre, - è scritto - non ha visto nessun coinvolgimento delle Associazioni di categoria e nessun confronto con chi conosce bene le esigenze delle imprese, soprattutto in questo periodo di estrema crisi.

L’assenza di dialogo, di concertazione e di raffronto rappresenta sempre un pericolo, ma in una situazione di crisi così profonda può determinare solo una degenerazione dei rapporti e incomprensioni.”

“Ancora una volta - concludono - sottolineiamo che potrebbe seriamente corrersi il rischio di strumentalizzazione (da più parti) della disperazione dei nostri operatori economici per fini diversi rispetto alla tutela delle loro esigenze; non è questo il modo di operare: bisogna agire in sinergia per garantire la tutela dei nostri operatori economici che sono la luce delle città.

A tale proposito ci appelliamo alle forze dell’ordine affinché vigilino e tutelino la cittadinanza, soprattutto alla luce dell’apertura agli spostamenti tra regioni che determineranno la presenza in nel mercato di operatori provenienti da altre Regioni, con tutte le conseguenze rischiose per la salute della collettività.”