Latitante stanato in Romania, catturato: sarà estradato in Italia
Si era dato alla macchia da ben sei anni, ovvero da quando la Procura di Reggio Calabria, nel 2014, aveva emesso a suo carico un ordine di carcerazione unificando una serie di pene concorrenti e per le quali avrebbe dovuto espiare un totale di oltre 6 anni di reclusione.
Diversi i reati contestatigli: dalla riduzione in schiavitù, commessa a Cosenza nel 2004; ai maltrattamenti in famiglia, per fatti risalenti al 2006; e infine la ricettazione, risalente anch’essa allo stesso anno.
Da allora Viorel Lacatus, 53enne rumeno, era quindi sparito ma i carabinieri, in particolare quelli della compagnia di Bianco, non avevano mai interrotto le sue ricerche.
Così, seppur a distanza di qualche anno, alla fine sono riusciti a stanarlo e proprio nel suo paese d’origine, a Reteag Bistrida Nasau, in collaborazione con la polizia locale, e giovedì scorso è scattato quindi il blitz che ha consentito di catturalo.
Sul latitante pendeva infatti un mandato d’arresto europeo emesso proprio dalla Procura reggina. Grazie alla sinergia con il Sirene, l’ufficio del Ministero dell’Interno che assicura il raccordo con le polizie estere, per facilitare la cooperazione internazionale, gli investigatori rumeni hanno potuto eseguire la misura arrestando il 53enne che ora e dopo le procedure di estradizione, sarà fatto rientrare in Italia per scontare la condanna.
Non è il primo latitante rintracciato recentemente dai carabinieri di Bianco. Risale al marzo scorso, infatti, la cattura di Cesare Antonio Cordì, soggetto ritenuto inserito ai vertici dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta di Locri.