Quel vizietto dei furti e della ricettazione. Fermata dopo un anno di latitanza
È finita dopo anni la latitanza di Cornelia Bianca Campean, arrestata dai carabinieri di Bianco e dai colleghi di Caraffa.
La donna era infatti destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Locri, a seguito dell’evasione dai domiciliari ai quali era sottoposta dopo che, alla fine del 2016, era stata arrestata sempre a Bianco mentre rubava in un’abitazione.
I militari, allertati da una chiamata al 112 che segnalava un probabile furto in una casa sul lungomare della cittadina, hanno rintracciato la donna mentre cercava di far perdere le sue tracce.
Fermata, ha cercato di sfuggire al controllo esibendo dei documenti falsi ma gli accertamenti ne hanno confermato l’identità e la Campean è stata così ammanettata e portata nel carcere di Locri.
Alla donna, che dovrà rispondere anche di false dichiarazioni sulla propria identità, sono stati notificati due fogli di via obbligatori emessi dal Questore di Reggio Calabria, per i comuni di Bianco e Bruzzano Zeffirio, e dal Questore di Isernia per il capoluogo molisano.
La Campean è stata sorpresa diverse volte in flagranza di reato nel 2016 ed è stata denunciata dai carabinieri di Bruzzano Zeffirio per ricettazione e possesso di chiavi alterate o grimaldelli.
In quella occasione, a seguito di un controllo, venne beccata con vari oggetti di bigiotteria del valore di 500 euro, precedentemente portati via dall’abitazione di un’anziana pensionata del posto.
A dicembre dello stesso anno fu stata poi arrestata dai Carabinieri di Africo Nuovo, in quanto si sarebbe introdotta in casa di una signora del luogo e mentre era intenta a rovistare tra i cassetti fu sorpresa dalla stessa proprietaria.
Allora l’intervento dei Carabinieri, avvisati telefonicamente dalla vittima, consentì di bloccarla e di ritrovare i gioielli, del valore di oltre 1000 euro, poco prima trafugati.