Caporalato, Fna: “investire in prevenzione. Perché non partono progetti Ue?”
“Caporalato, se vogliamo che l’attività repressiva abbia il suo effetto e che il fenomeno, dopo il rumore mediatico dei primi giorni, non torni nei campi con le stesse modalità e le sue vittime, occorre investire in misure preventive ed in progetti che tutelino i lavoratori ed incentivino la sana imprenditoria.”
È quanto dichiara il vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura Mario Smurra esprimendo soddisfazione per l’operazione Demetra (QUI), risultato dell’azione investigativa della magistratura nella Sibaritide.
“Attraverso iniziative anche culturali e di sensibilizzazione che – avanza Smurra- consentano di ostacolare queste forme di grave sfruttamento lavorativo va contrastata quella che è una vera e propria emergenza e che si contrappone all’immagine di eccellenza che, al contrario, molte realtà dell’agroalimentare, dal settore agrumicolo a quello olivicolo e rispetto ad altre colture, hanno contribuito e continuano ad esportare oltre i confini regionali. Dall’integrazione dei lavoratori stranieri alle agevolazioni per il trasporto e la logistica, fino agli incentivi alla regolarizzazione dei contratti. Sono tanti i progetti, anche finanziati dall’UE che ancora a distanza di mesi, nonostante partenariati, intese e protocolli, aspettano solo di essere messi in atto. Accelerare i tempi per l’avvio di questi percorsi. È quanto chiediamo – conclude vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura – alle autorità competenti.”