Operazione Waterfront: annullate le misure all’imprenditore Gagliostro

Reggio Calabria Cronaca

Il Tribunale del riesame di Reggio Calabria, presieduto da Antonio Francesco Genovese ed a latere Giselda Stella e Carlo Bisceglia, in accoglimento dei ricorsi degli avvocati Antonino Napoli e Silvestro Runci, ha annullato la misura cautelare emessa dal Gip di Reggio Calabria, Filippo Aragona, nei confronti di Santo Gagliostro, l’imprenditore edile palmese coinvolto nella recente operazione Waterfront (QUI), condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

Il Tdr, inoltre, ha revocato il sequestro della ditta Costruedil e quello preventivo di tutti i conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi, contratti di acquisto di titoli di Stato, azioni, obbligazioni, certificati di deposito, assicurazioni, intestati allo stesso Gagliostro e presso istituti di credito pubblici o privati, casse rurali, direzioni provinciali P.T., società assicurative, finanziarie o fiduciarie, società di intermediazione mobiliare, con importo superiore a 3 mila euro.

L’indagine Waterfront costituisce la prosecuzione, oltre che lo sviluppo del materiale sequestrato in seguito all’esecuzione dell’ordinanza, dell’operazione Cumbertazione (QUI) e grazie ad essa la Procura di Reggio Calabria ritiene di aver individuato un presunto cartello criminale (QUI) composto da imprenditori, professionisti e funzionari pubblici finalizzato a pilotare gli appalti pubblici ed ad agevolare le cosche di ‘ndrangheta.

Nell’inchiesta vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche – aggravate dall’agevolazione mafiosa – e l’abuso d’ufficio e la corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

I difensori dell’imprenditore, in sede di discussione, hanno contestato le accuse mosse al loro cliente e sollevato alcune eccezioni di utilizzabilità del materiale probatorio riversato nel fascicolo del Pm.

Al termine di una lunga discussione, a cui ha partecipato anche il pubblico ministero Gianluca Gelso, della Distrettuale Antimafia, il Tribunale ha riservato la decisione e, a scioglimento della riserva, accogliendo le argomentazioni dei difensori, ha annullato sia la misura personale che quella reale emessa nei confronti di Gagliostro.