Inchieste su presunti appalti “pilotati”: confiscati i beni ad ex funzionario dell’Anas
Ammonta a oltre 600mila euro il valore dei beni che stamani sono stati confiscati ad un ingegnere reggino, ex funzionario dell’Anas, Giovanni Fiordaliso (44 anni), coinvolto nelle operazioni meglio note come “Waterfront” (QUI) e “Cumbertazione” (QUI), nel cui contesto è imputato, tra gli altri, per i reati di corruzione, anche con l’aggravante dalla finalità di agevolare la cosca Piromalli di Gioia Tauro; e frode nelle pubbliche forniture.
Alla luce di quanto emerse in quelle inchieste, la Dda ha incaricato il Gico e lo Scico della fiamme gialle di svolgere un’apposita indagine economico-patrimoniale finalizzata appunto all’applicazione, nei confronti del citato professionista, di misure di prevenzione personali e patrimoniali.
L’attività, anche valorizzando le risultanze delle indagini precedenti, ha consentito di ricostruire le acquisizioni patrimoniali effettuate dal 2006 al 2019 e di rilevare, attraverso un’articolata attività di riscontro, i beni che sarebbero direttamente e indirettamente nella disponibilità dell’ingegnere, ed il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dello stesso.
Di conseguenza, a gennaio 2021, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ne ha disposto il sequestro, eseguito nel marzo successivo (QUI) e, poi, riconoscendo la validità dell’impianto indiziario, con il provvedimento di oggi ha così decretato la confisca di due immobili, altrettanti terreni, un autoveicolo, tre orologi di lusso della Rolex e disponibilità finanziarie.
La misura è stata eseguita dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria insieme al personale dello Scico, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia locale, diretta da Giovanni Bombardieri.