Agguato a Seminara. Ucciso pentito
È stato raggiunto all’addome da colpi d’arma da fuoco esplosi da un fucile; così per Pasquale Gagliostro non c’è stato nulla da fare. Il 53enne è morto in contrada Garanta, tra Seminara e Palmi in un’area di campagna in cui viveva con la propria famiglia, nonostante la Polizia locale avesse notificato un decreto di sfratto. Ad agire sarebbe stata una sola persona che, dopo aver sparato, si sarebbe dileguata facendo perdere le sue tracce.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Palmi supportati dal Reparto operativo del nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, mentre i rilievi sono stati condotti dalla Sezione investigazioni scientifiche.
Gagliostro prima di collaborare con la giustizia era vicino alla cosca dei Parrello ed era soprannominato "il pistolero". Nel 1993, mentre rientrava a casa, aveva subito un agguato a colpi di fucile caricato a pallettoni; agguato in cui è rimasto ferito gravemente, da qui la decisione di pentirsi.
Il suo apporto è stato fondamentale per l’operazione Oro che ha portato all’arresto di 30 persone. Inoltre le sue dichiarazioni si sono rivelate cruciali per sgominare la cosca Gallico e accertare movente e responsabili dell'omicidio di Pasquale Condello, marito di Concetta Managò, avvenuto il 19 settembre del 1989 nelle campagne di Seminara.
Nel 2016 è stato chiamato a testimoniare in un processo contro la cosca Gallico, ma nel corso della stessa udienza ha annunciato l‘intenzione di non voler più collaborare a causa di una lettera di minacce ricevuta mentre era in carcere. L'udienza fu sospesa per verificare l'attendibilità dell'episodio, poi confermato.