Agricoltore ucciso nel reggino, un arresto
Il suo fermo non era stato convalidato dal gip di Palmi perché, a detta del giudice per le indagini preliminari, a suo carico non erano emersi elementi schiaccianti che ne giustificassero l'arresto. Questa mattina all'alba, però, Salvatore Costantino e' stato nuovamente arrestato dai carabinieri della compagnia di Palmi, nel Reggino, che hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare firmata dalla stesso gip Paolo Ramondino. Costantino e' accusato di omicidio dell'agricoltore di Seminara, Domenico Iannì, delitto per il quale risponde in concorso con suo fratello Antonio, in carcere dal giorno dopo l'agguato in contrada Santa Lucia di Seminara, avvenuto il 29 settembre scorso.
La svolta nella indagini e' giunta grazie alle dichiarazioni di Eugen Zimov, il bracciante bulgaro ferito gravemente nello stesso agguato. Non solo Salvatore Costantino ritorna in carcere, ma a premere il grilletto nell'agguato sarebbe stato proprio lui, stando alle dichiarazioni di Zimov. I particolari della nuova tranche dell'indagine sono stati resi noti questa mattina in procura a Palmi, in una conferenza stampa tenuta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, dal comandante della compagnia dei carabinieri di Palmi, il capitano Marzio De Angelis e dal comandante del Nucleo operativo, il capitano Mario Ricciardi. Secondo quanto riportato alla stampa dagli inquirenti, dopo la scarcerazione di Salvatore Costantino, Zimov e' stato sentito nuovamente per diverse ore con l'aiuto di un traduttore. Questo ha permesso agli investigatori di chiarire alcuni importanti particolari che nelle sue prime dichiarazioni erano apparsi confusi.
Creazzo e i militari dell'Arma, però, hanno tenuto a sottolineare che le indagini non possono dirsi chiuse, ma si cercano possibili complici dei due indagati. Il movente dell'omicidio sarebbe una disputa su una servitù di passaggio che i Costantino chiedevano alla vittima.