Rifiuti, sindaci del cosentino diffidano gestione impianto
Diffida alla gestione dell’impianto ad aprire ad horas, per non incorrere nell’interruzione di pubblico servizio, iniziativa per la quale è stato dato mandato al sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi e che è stata formalizzata oggi mercoledì 8 luglio. È emerso nel corso di una riunione sindaci dell’Ambito di Raccolta Ottimale (ARO) Sibaritide ospitata nell’Auditorium Alessandro Amarelli, a Corigliano-Rossano e nel corso della quale gli amministratori del territorio, hanno condiviso la richiesta di un incontro urgente con la Presidente della Giunta regionale Jole Santelli.
L’emergenza rifiuti che tutti i comuni calabresi stanno subendo non dipende in nessun modo dai sindaci che, insieme alla popolazioni di tutto il territorio, stanno subendo quest’ennesima e gravissima emergenza del sistema regionale. L’Amministrazione Comunale ha effettuato i pagamenti richiesti ed ha profuso il massimo impegno sin dal 2016 portando la percentuale di differenziata dal 6% al 71,11% grazie soprattutto alla volontà della maggior parte dei cittadini.
È quanto ribadisce il Sindaco Filomena Greco, per la quale “l’impegno dell’Amministrazione Comunale, sempre in squadra con tutti i colleghi del territorio che in queste ora stanno subendo gli stessi effetti negativi di una crisi di sistema che non dipende in nessun modo dai comuni resta – aggiunge il sindaco – quello di trovare con celerità soluzioni utili a superare l’emergenza in atto, individuando ogni strada alternativa possibile, anzi tutto informando nella massima trasparenza le cittadinanze di quanto sta accadendo e contribuendo a tenere in piedi quell’indispensabile fiducia nelle istituzioni pubbliche locali, giunta ormai ai minimi termini”.
“Nel caso in cui la situazione non dovesse sbloccarsi – conclude la Greco – l’Amministrazione Comunale adotterà tutti i provvedimenti necessari ed urgenti al fine di evitare eventuali problematiche igienico-sanitarie con eventuale richiesta dei danni patiti dalla comunità ai soggetti ed alle istituzioni che non hanno posto in essere gli atti necessari”.