Pecorino del Monte Poro diventa Dop, Cia: “Raggiunto l’obbiettivo”
Obiettivo raggiunto per la Cia che ha festeggiato il riconoscimento del pecorino del Monte Poro con la Denominazione di origine protetta. “Un riconoscimento importante per la Provincia di Vibo Valentia per la valorizzazione del suo territorio e del settore ovino, un prodotto di eccellenza che deve apportare un maggior reddito agli allevatori”.
L’iter, iniziato dall’ex presidente nonché membro del Cda della Camera di Commercio di Vibo Valentia Domenico Petrolo, ha promosso e avviato l’idea progettuale presentandola all’Ente Camerale evidenziando che “questo prodotto per le sue peculiarità organolettiche e l’identità territoriale meritava di essere preservato”.
La Cia–Agricoltori Italiani ha promosso e sostenuto la costituzione del Consorzio per la Tutela del Pecorino del Monte Poro, seguendo tutte le fasi dell’iter burocratico per il riconoscimento del marchio DOP, difendendo l’area geografica tipica del pecorino del Monte Poro e la lavorazione del latte crudo, cosi come previsto dal disciplinare di produzione, tutto ciò al fine di tutelare il sacrificio dei pastori del Poro che, da data immemorabile, preservano le peculiarità di questo prodotto, anche quando altri avrebbero voluto allargarla alle province di Catanzaro e Reggio Calabria.
“Oggi finalmente, dopo una lunga maratona, si è giunti al traguardo. Questo prodotto prezioso detto anche “l’oro del Poro” racchiude storia e tradizioni millenarie, i profumi di essenze uniche della macchia mediterranea prodotti dagli ecotipi dei pascoli spontanei che crescono sulle colline del Monteporo, si affacciano sulla Costa degli Dei e assorbono la brezza marina: oltre ad essere un eccellente alimento può essere considerato anche cibo dell’anima”.
L’area geografica è situata tra il Golfo di Lamezia e la piana di Gioia Tauro, il territorio di produzione è delimitato a nord dalla Piana dell’Angitola, a sud dalla piana di Rosarno, ad ovest dal crinale appenninico delle Serre catanzaresi. La zona di allevamento degli ovini, di produzione e di stagionatura del "Pecorino del Monte Poro" è compresa nel territorio dei comuni appartenenti al comprensorio del Monte Poro: Joppolo, Spilinga, Zungri, Rombiolo, Nicotera, Limbadi, Zaccanopoli, Drapia, Filandari, Briatico, Ricadi, Maierato, Mileto, San Calogero, Parghelia, Pizzo Calabro, Stefanaconi, Filogaso, Tropea, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Vibo Valentia, Zambrone, Cessaniti, Ionadi, Francica.